LONDRA - La realtà è più dolce del sogno. Dopo 120' tiratissimi e i rigori senza respiro, l'Italia è per la seconda volta campione d'Europa. Il buio del 2018, senza Mondiali e senza speranze, è un lontano ricordo: la Nazionale risorge a Wembley e batte l'Inghilterra nel suo tempio, con i seimila tifosi azzurri impazziti di gioia davanti al muro disperato dei 58.000 inglesi, in eterna attesa dal 1966. Un'impresa, datata di nuovo 11 luglio (come Spagna 1982), che porta la firma di Roberto Mancini, tra i pochi forse a credere in questo gruppo dopo il disastro di San Siro con la Svezia. La finale è stata bella, tirata, sofferta dopo il gol iniziale di Shaw e il secondo tempo dominato dagli azzurri con il pareggio di Bonucci. Fino ai rigori, dove Donnarumma ne para due fissando sul 4-3 il risultato finale.
Shaw sorprende Donnarumma
Mancini in avvio conferma la formazione che ha battuto la Spagna ai rigori, con Chiesa, Immobile e Insigne tridente d'attacco e il centrocampo con Barella, Jorginho e Verratti. Dall'altra parte, Southgate sorprende e cambia rispetto alla squadra che ha eliminato la Danimarca ai supplementari, con la novità della difesa a tre e in avanti Mount e Sterling in appoggio a Kane. La mossa sorprende gli azzurri, che dopo appena 2' si fanno trovare impreparati. Sul cross di Tripper dalla destra, Chiellini sbaglia movimento e Di Lorenzo perde Shaw che arriva sul secondo palo e di sinistro al volo batte Donnarumma. Wembley esplode e l'Inghilterra prende ancora più forza. Nei primi 20' la squadra di Southgate comanda il gioco soprattutto sugli esterni, dove l'Italia soffre molto. Con il passare dei minuti, il ritmo degli inglesi cala e la squadra di Mancini prende coraggio.
Bonucci pareggia, Donnarumma eroe di Wembley
Con Jorginho e Verratti a dettare i tempi, l'Italia cresce e inizia a mettere pressione alla difesa inglese. Gli azzurri però, arrivati negli ultimi 25 metri, faticano a trovare gli spazi. Serve un lampo per riaccendere la Nazionale e al 35' ci prova Chiesa con un'azione fantastica: l'esterno della Juve parta da centrocampo, salta di forza due avversari e con un sinistro rasoterra sfiora il palo. Mancini non ci sta e al 10' della ripresa cambia inserendo Berardi e Cristante al posto di Barella e Immobile. L'Italia si accende subito con Insigne, che impegna Pickford con un tiro da posizione defilata. Passano pochi minuti e Chiesa impegna Pickford con un gran destro dal limite. L'Inghilterra soffre e al 22' gli azzurri trovano il meritato pareggio. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la palla arriva sul secondo palo a Verratti che di testa colpisce il palo, Pickford non riesce a respingere e sulla ribattuta il più veloce di tutti è Bonucci. L'urlo italiano ammutolisce Wembley. Southgate si dispera e cambia inserendo Saka e Henderson per Trippier e Rice. Mancini risponde con Bernardeschi al posto di un Chiesa zoppicante. Si va ai supplementari con Belotti al posto di Insigne e Locatelli per Verratti. Southgate risponde con Grealish per Mount. Poi Florenzi al posto di Emerson, Rashford e Sancho per Henderson e Walker. Succede poco o niente fino ai rigori, dove Donnarumma diventa protagonista parandone due. Bastano i gol di Berardi, Bonucci e Bernardeschi. A Wembley si sentono solo i cori azzurri. L'Italia è Campione d'Europa.
ITALIA-INGHILTERRA, TABELLINO E STATISTICHE