TORINO - Più che una strategia, è un percorso obbligato: Alexis Sanchez e Javier Mascherano, stanotte avversari nella finale della Coppa America del Centenario, hanno in comune l’interesse della Juventus e soprattutto il possibile itinerario per raggiungerla. Sbloccare la situazione personalmente. Quello che con il “Jefecito” non è ancora successo - e sul quale l’ottimismo è in calo - potrebbe accadere con il “Niño Maravilla”. Già, toccherà a Sanchez, terminata l’avventura con il Cile, convincere Arsene Wenger a concedergli il via libera con destinazione Torino. Il manager francese sembra contrariato almeno quanto Luis Enrique, con la differenza che il muro dell’Arsenal sembra meno solido di quello eretto dal Barça a protezione di Mascherano.
JUVE, UN NUOVO CONTRATTO PER POGBA
A Sanchez, pure lui ex Barcellona, non dispiacerebbe un ritorno in Italia sfruttando il frecciarossa dei campioni d’Italia. Il suo manager, Fernando Felicevich ne ha già parlato con i bianconeri, ma secondo i ben informati soltanto l’attaccante sbocciato nell’Udinese potrebbe far cambiare idea a Wenger, tutt’altro che di buon umore dopo il dietro front di Vardy (che ha preferito rinnovare con il Leicester) e quello momentaneo del Real Madrid su Morata. L’Arsenal non svenderà Sanchez (costa almeno 40-45 milioni) e in ogni caso prima dovrà portare all’Emirates un altro top player. Aspettando l’incastro, Marotta e Paratici, seppur consapevoli delle difficoltà, tengono vivi i contatti. Sanchez sarebbe un colpo di qualità, anche perché allargherebbe il ventaglio delle soluzioni offensive di Allegri. Il cileno è tecnico, duttile e compatibile con differenti compagni e sistemi di gioco. Nella lista attaccanti, oltre a Morata stesso (la Juve farà un tentativo per ricomprarlo dal Real), figura Michy Batshuayi del Marsiglia.
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