© LAPRESSEPari e patta al Diego Armando Maradona. La sfida che sulla carta avrebbe dovuto assicurare uno spettacolo straordinario si è conclusa sullo 0-0: Napoli e Atalanta si giocheranno un posto nella finale di Coppa Italia mercoledì prossimo al Gewiss Stadium. La squadra di Gasperini (che sarà senza lo squalificato Romero) è apparsa molto più pimpante sul piano del gioco rispetto a quella di Gattuso, ma la mancanza di lucidità sotto porta e alcuni interventi prodigiosi in chiusura di Koulibaly e Ospina hanno rinviato il verdetto.
L’Atalanta è Atalanta anche senza Ilicic. Gasperini lo tiene in panchina, davanti ci sono Muriel e Zapata supportati da Pessina. Dopo un avvio di gara piuttosto blando, la squadra bergamasca prende il sopravvento e sfiora il vantaggio con l’ex centrocampista del Verona e con Toloi. Il resto di primo tempo è una girandola di occasioni (alla lista s’iscrivono anche i due colombiani) che non vanno a buon fine. Il Napoli è costretto a ringraziare un super Ospina, decisivo a inizio ripresa sul tentativo di Muriel, e si fa vivo con il destro dalla distanza di Lozano che Gollini non ha problemi a neutralizzare. La partita sembra ben lontana dall’essere sbloccata, tant’è che Gattuso opta per un doppio cambio: Petagna rileva Politano mentre Elmas rimpiazza Demme, accasciatosi al suolo dopo una pallonata al volto di De Roon. Qualche minuto più tardi arriva l’all-in con le carte Zielinski (fuori uno spento Insigne), Pasalic e Ilicic. Le strategie restano strozzate, le promesse non vengono mantenute: a parte un colpo di testa di Koulibaly sugli sviluppi di un calcio d’angolo succede ben poco. Napoli e Atalanta cercheranno di rifarsi la prossima settimana.