La follia dell'ex Juve, spacca la testa al suo preparatore nella rissa

Bottigliata in testa e scena splatter col sangue, ma il colpo non arriva da un rivale bensì da un calciatore della sua nazionale...
La follia dell'ex Juve, spacca la testa al suo preparatore nella rissa

Fa ancora discutere quanto successo al termine della semifinale di Coppa America tra Uruguay e Colombia. I terribili scontri sugli spalti hanno fatto il giro del mondo, e rumore hanno fatto anche le dichiarazioni del ct uruguagio, Marcelo Bielsa, in conferenza stampa in merito all'organizzazione della competizione. Ma in queste ultime ore è venuto fuori un retroscena particolare delle violenze post semifinale: protagonista Rodrigo Bentancur.

Bentancur colpisce... il preparatore

Durante i tumulti avvenuti tra gli spettatori, con i calciatori della Celeste pronti a difendere i propri familiari, uno di quelli che ha avuto la peggio è stato il preparatore atletico dell'Uruguay, Santiago Ferro. Sono circolate velocemente le immagini che lo vedono cadere al suolo, violentemente ferito e sanguinante al capo con un taglio vistoso. Ciò che è emerso in queste ore, però, ha dell'incredibile. Bentancur, centrocampista dell'Uruguay di proprietà del Tottenham, è stato ripreso da alcuni video, poi pubblicati sui social, mentre scaglia violentemente una bottiglia sugli spalti. Il classe 1997 è ben riconoscibile, con tanto di pettorina arancione indosso essendo stato sostituito durante la partita. 

Sta di fatto che il calciatore, accidentalmente, ha colpito proprio Ferro, che dopo un attimo di stordimento si è accasciato al suolo. Il giorno seguente il preparatore atletico ha comunque preso parte all'allenamento in vista della finale per il terzo e quarto posto che la Celeste disputerà contro il Canada, nonostante la brutta ferita rimediata sul lato destro della fronte, nella parte alta. Intanto, in merito agli scontri, è arrivato il comunicato da parte della Federazione uruguagia...

Scontri dopo la Colombia, il comunicato Uruguay

Questa la nota diramata dall'Asociacion Uruguaya de Futbol dopo i fatti accaduti: "Nelle scorse ore la Federazione dell'Uruguay ha diramato un lungo comunicato su quanto accaduto: "Mercoledì scorso, in un contesto di violenza verbale, provocazioni e aggressioni varie che hanno colpito tutti i tifosi uruguaiani presenti alla partita in diversi settori, un gruppo di tifosi uruguaiani, situato dietro la panchina dei sostituti e l'area tecnica, è stato coinvolto in varie schermaglie che sono degenerate in situazioni in cui sono state coinvolte diverse famiglie di giocatori e membri dello staff della nostra nazionale. Di fronte a una situazione del genere, e nel contesto di momenti di nervosismo e disperazione in cui donne e bambini erano tenuti in ostaggio, diversi giocatori sono saliti sugli spalti per intercedere per la loro protezione e difesa".

E ancora: "È noto che questo evento si è verificato in un contesto in cui la percentuale di tifosi uruguaiani era molto ridotta, per lo più famiglie, e i meccanismi di sicurezza erano insufficienti per una situazione del genere. Alla luce di questi fatti e della mancanza di sicurezza, l'atteggiamento dei giocatori è stato inevitabile e naturale. .... Per quanto riguarda la situazione che si è verificata in uno degli stand in cui si trovavano alcuni dirigenti della delegazione uruguaiana e altri sostenitori che accompagnavano la delegazione, dobbiamo chiarire che per tutta la durata della partita quel settore ha ricevuto l'ostilità dei sostenitori che si trovavano accanto ad esso, così come hanno fatto nei confronti di un altro gruppo di uruguaiani che si trovava a pochi metri di distanza dalla loro posizione una volta terminata la partita. In questo contesto, si sono verificati scambi di aggressioni deplorevoli che condanniamo fermamente e che saranno da noi analizzati, fatte salve le sanzioni che potranno essere imposte alla nostra istituzione in base al procedimento aperto".

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