Uruguay-Colombia, panico e rissa nel finale: Nunez lancia una sedia ai tifosi!

I Cafeteros superano la formazione di Bielsa nonostante l'inferiorità numerica e raggiungono l'Argentina all'ultimo atto del torneo. Violenti scontri al termine della gara
Uruguay-Colombia, panico e rissa nel finale: Nunez lancia una sedia ai tifosi!

La Colombia è in finale di Coppa America. La selezione Tricolor supera l'Uruguay al termine di una gara ad alta tensione nonostante abbia giocato in 10 uomini per metà gara, raggiungendo così l'Argentina di Messi e compagni all'ultimo atto del torneo in programma domenica 14 luglio presso l'Hard Rock Stadium di Miami. Agli uomini di Nestor Lorenzo basta la rete di Jefferson Lerma. A fine gara, violenti scontri hanno coinvolto alcuni giocatori dell'Uruguay. 

Il racconto della partita

Succede tutto nel primo tempo, con la Colombia che sblocca le marcature con il centrocampista del Crystal Palace, che al 39' stacca di testa su calcio d'angolo e batte Rochet. Allo scadere del primo tempo, i Cafeteros restano in inferiorità numerica in seguito all'espulsione di Munoz, che rimedia il secondo cartellino giallo colpendo Ugarte a gioco fermo. Nella ripresa, l'Uruguay prova a sfruttare l'uomo in più per trovare il gol del pareggio. La formazione di Marcelo Bielsa viene allora fermata dal palo colpito al 72' da Suarez, con altre occasioni che si spengono sul fondo. Nel recupero, la Colombia fallisce il raddoppio colpendo la traversa con Urbe, ma al triplice fischio gli uomini di Lorenzo possono finalmente esultare.

Rissa nel finale

Violenti scontri sugli spalti nel finale di gara, che hanno coinvolto alcuni giocatori dell'Uruguay tra cui l'attaccante del Liverpool Darwin Nunez. Stando a quanto ripreso dalla telecamere, il giocatore ha raggiunto un gruppo di tifosi della Colombia prendendo parte alla rissa. Tra i video diffusi sui social, anche quello in cui l'attaccante uruguaiano lancia una sedia contro gli spalti. Con lui anche il compagno di squadra Giménez, che ha lamentato l'aggressione di alcuni sostenitori dei Cafeteros ai danni dei propri familiari. "È un disastro. La nostra famiglia era in pericolo. Siamo dovuti andare sugli spalti per allontanare i nostri cari. C'erano anche dei bambini".

"La polizia è intervenuta mezz'ora dopo. L'organizzazione dovrebbe stare più attenta alle famiglie. Succede a ogni partita. I nostri parenti hanno sono state prese di mira da alcune persone che non hanno fatto altro che bere. Non si è fatta attendere la reazione della Conmebol, che ha diffuso sui propri canali una nota ufficiale in cui condanna l'episodio. "La Conmebol condanna fermamente qualsiasi atto di violenza che colpisca il calcio. Il nostro lavoro nasce dalla convinzione che il calcio ci connette e ci unisce attraverso i suoi valori positivi".

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