Questa Colombia non sa perdere. E si candida a... quarta incomoda

I Cafeteros ventuno risultati utili di fila, trascinati da Rodriguez e Diaz
Questa Colombia non sa perdere. E si candida a... quarta incomoda© EPA

C'è tanta attesa. Tantissima, per la Colombia che arriva a questo appuntamento di Coppa America senza perdere da 21 partite. Un ruolino di marcia impressionante, mai visto tra i Cafeteros, che puntano a essere la grande conferma di questo torneo. Perché essere la rivelazione sarebbe troppo poco. E dunque ecco che la Nazionale allenata da Nestor Lorenzo si posiziona sulla griglia di partenza subito dietro le tre grandi di sempre, Argentina, Brasile e Uruguay. Adesso, tuttavia, bisogna fare sul serio e trasporre le buone sensazioni in fatti, partendo subito dallo scontro di stanotte contro il Paraguay, una squadra non di qualità ma che fisicamente si rivela sempre insidiosa. La voglia dei colombiani di far capire fin da subito che ci tengono a impressionare è enorme, e poggia su due pilastri su tutti.

La Colombia nelle mani di James Rodriguez

Il primo ha alle spalle un Mondiale lontano ma strepitoso, quello del 2014, mentre il secondo è il giocatore più scintillante del momento. Stiamo parlando, rispettivamente, di James Rodriguez e Luis Diaz, i depositari delle speranze del popolo cafetero, che quando vedono nascere un idolo non lo abbandonano più. Nonostante una carriera ormai alla periferia del calcio che conta, il talentuoso James continua a raccogliere enormi consensi in patria, dove è il numero 10 indiscusso da praticamente una decade. La sua irruzione all'evento planetario in Brasile, dove fu capocannoniere con sei reti e per molti fu il miglior calciatore in assoluto, gli è valsa una rendita mediatica che ancora oggi attecchisce nel suo paese di nascita. E, nonostante un netto calo di rendimento negli ultimi anni, quando indossa la maglia della Nazionale si distingue sempre per qualità e concretezza.

Alla sua magia intatta si affida Lorenzo, che a destra gli affiancherà uno tra Juan Fernando Quintero, un altro mancino dalle grande qualità tecniche che sta facendo benissimo al Racing Avellaneda, e Jhon Arias, funambolo del Fluminense. La vera freccia, tuttavia, è quel Luis Diaz che da anni è diventato un punto di riferimento del Liverpool, una delle squadre top del pianeta. Dal punto di vista dinamico, sarà lui l'incaricato di perforare le difese avversarie con i suoi dribbling, cercando di creare la superiorità numerica partendo da sinistra. Insomma, la Colombia sembra disporre di un terzetto di trequartisti di enorme qualità, e che si metterà al servizio del centravanti Rafael Santos Borré, che ha dimostrato di saper concretizzare al meglio i rifornimenti arrivati dalle retrovie. In difesa, invece, avrà sicuramente un posto da titolare uno tra il cagliaritano Yerry Mina e il bolognese Jhon Lucumí, reduci entrambi da una buona stagione a livello personale. Gli ingredienti per far bene ci sono tutti. Adesso, tocca far parlare il giudice supremo. Ovvero il campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...