Pagina 0 | “Vlahovic più pericoloso in area, Sesko è un collante”: parola al bomber

LIPSIA (GERMANIA) - Qualche secolo fa, diciamo intorno al settimo, due ragazzoni come Benjamin Sesko e Dusan Vlahovic sarebbero stati due splendidi portabandiera “schiavoni” da imbarcare sulle galere veneziane che solcavano l’Adriatico. Adesso, invece, dopo centinaia d’anni e di storie (parecchio cruente soprattuto laggiù nei Balcani) i due ragazzoni in questione sono impiegati in funzioni di rappresentanza altrettanto splendenti ma per fortuna - loro e nostra - assai meno pericolose e bellicose. Anche se, poi, questa sera sul prato della Red Bull Arena sarà proprio la loro stazza a calamitare subito gli sguardi di tifosi speranzosi.

Lipsia-Juve, riflettori puntati su Sesko e Vlahovic

I geni balcanici si sono mischiati per dare forma a due prototipi di centravanti moderni: lo sloveno Sesko e il serbo Vlahovic, il primo alfiere del Lipsia, il secondo terminale offensivo della Juventus. A dividerli, oltre a tre anni di età che gravano (si fa per dire, quando si è intorno ai 20…) sul bianconero 24enne, i centimetri che invece portano a 195 l’altezza di Sesko a fronte del metro e 90 di Dusan. Dettagli, a quelle vette, perché entrambi hanno la stazza per poter farsi rispettare nel gioco aereo in area di rigore. Sarà una sfida interessante perché mette di fronte due attaccanti chiamati, oltre che al gol, a partecipare molto - anzi sempre di più lo juventino - alla manovra della propria squadra e in questo compito molti osservatori sostengono che lo sloveno si faccia preferire per agilità e facilità di corsa.

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Toni sulla sfida Sesko-Vlahovic

Dal punto di vista della finalizzazione, però, la bilancia pende a favore di Vlahovic, che l’anno scorso in campionato ha segnato 16 reti a fronte delle 14 del collega e, ora, è già a quota 4 in 6 partite, mentre Sesko è fermo a 2 in 5. In Champions, che è il terreno su cui si confronteranno questa sera, il biancorosso ha già segnato contro l’Atletico Madrid, mentre il bianconero non ha timbrato nella vittoria per 3-1 contro il Psv. Che la sfida tra i due sia affascinante lo conferma anche Luca Toni, attaccante “di stazza” (stava in mezzo ai due con i suoi 193 centimetri di altezza), che in Germania tutti ricordano per la sua stagione con il Bayern Monaco in cui vinse il titolo da capocannoniere del torneo. Toni ha le idee chiare sui due attaccanti: "Sono un grande fan di Benjamin Sesko. È un giocatore di alto livello, ma ancora molto giovane. Sarà emozionante vedere la battaglia tra lui e Dusan Vlahovic. Pertanto, non vedo l’ora di essere allo stadio di Lipsia e di valutare i due giocatori da vicino. Secondo me, sono due degli attaccanti più talentuosi d’Europa. Certo, hanno qualità diverse, ma in fin dei conti sono attaccanti con cuore e anima. Benjamin Sesko è forse meno numero nove rispetto a Dusan Vlahovic, ma ha sicuramente un futuro brillante davanti a sé". Entrambi, peraltro, arrivano da una doppietta in campionato: "Dusan è più pericoloso in area di rigore, perché si muove di più in area. Tuttavia, nonostante la sua stazza, Benjamin Sesko si collega benissimo con il centrocampo e con il resto della squadra. Prima di tutto è un attaccante, ma è anche un giocatore completo che può avere un impatto su tutto il campo. Deve solo diventare più costante davanti alla porta. Mentre Vlahovic deve legare meglio con il resto della squadra, Sesko deve diventare un rifinitore più potente. Forse i due potrebbero combinarsi per formare il centravanti perfetto. In ogni caso, sono entrambi ancora giovani e possiedono le qualità giuste per diventare due dei migliori attaccanti d’Europa".

Vlahovic e il rinnovo con la Juve

La Champions sarà una vetrina anche in prospettiva mercato: mentre la Juventus sta discutendo con gli agenti di Vlahovic per il rinnovo di contratto, con relativa spalmatura dello stipendio, che scade nel 2026, il Lipsia ha appena ritoccato quelli di Sesko fino al 2029. E intanto i grandi club della Premier League prendono appunti...

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