Gasperini, l'Arsenal e l'esonero De Rossi: “Così i tecnici vanno in difficoltà”

Il tecnico della Dea è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sul match di Champions contro i Gunners e sulle novità che hanno riguardato la panchina della Roma
Gasperini, l'Arsenal e l'esonero De Rossi: “Così i tecnici vanno in difficoltà”© ANSA

"L'obiettivo è quello di stare dentro, anche se sarà difficile rientrare tra le prime otto. Per stare tra la nona e la ventiquattresima dobbiamo prendere punti a ogni partita, si inizia con uno scoglio molto duro, ma sarà un'occasione per misurarci". Così Gian Piero Gasperini sul match d'esordio in Champions League contro l'Arsenal di Mikel Arteta. La Dea - reduce dal successo in campionato nella sfida interna contro la Fiorentina (3-2) - è attesa giovedì 19 settembre alle ore 21 sul campo del Gewiss Stadium. 

Gasperini e il trascorso in Europa

"Ormai sono diversi anni che giochiamo in Europa, ed è chiaro che la continuità ci ha permesso di crescere. In Champions abbiamo spesso passato il turno anche in gironi difficili, tre anni in Europa League fa abbiamo invece sprecato il quarto di finale col Lipsia. Già lì c'erano le condizioni per andare avanti. L'anno scorso abbiamo fatto un percorso fantastico, ora ci misuriamo in una competizione in cui ci sono diverse squadre con un livello superiore. La vittoria di domenica con la Fiorentina ha dato un buon morale alla squadra. Aver vinto dopo essere andati in svantaggio è un segnale di crescita, la squadra è sempre molto presente e molto compatta. C'è ancora un po' di cantiere in corso come tutte le squadre, è chiaro che quando vinci lavori meglio. Che l'avversario sia di assoluto valore lo sappiamo, le partite sono comunque tante, i nuovi andranno inseriti coi tempi e coi modi a seconda delle partite".

Gasperini su Arteta

"L'Arsenal è una squadra che apprezzo molto, è molto compatta e organizzata, è un bell'esempio di calcio, i risultati parlano per loro anche se non sono riusciti a vincere la Premier. Se sono loro i favoriti? Mi affido sempre al campo, poi ognuno ha le sue opinioni. Noi abbiamo fatto un ottimo percorso in Europa League, abbiamo vinto una competizione che mancava da tanti anni. L'Atalanta non deve pensare di essere al pari di queste formazioni, ma l'Atalanta ha sempre giocato per un solo risultato e lo farà anche domani. Dobbiamo prima aspettare due o tre giornate per decifrare se sarà una formula migliore per il pubblico e per lo spettacolo. Di certo è accattivante, forse si viaggerà punto a punto, è una sperimentazione un po' per tutti. L'unica cosa certa è che devi fare punti contro tutte.

Arteta? Non lo conosco personalmente, ma come allenatore ha tutto il mio apprezzamento, è una squadra bella da vedere. Ogni partita diventa importante, a volte anche un punto. È una formula che sicuramente incuriosisce un po' tutti, bisogna essere pronti. Gasperini ha poi risposto sul confronto di Arteta con Guardiola, principale concorrente del tecnico spagnolo nella corsa alla Premier League della scorsa stagione, poi conquistato dai Citizenz. "La differenza tra lui e Guardiola? Ci sono cose simili al City e al Liverpool, ma sono anche diverse tra loro - ha dichiarato a Sky - . Il City ha possesso palla superiore, ma l'Arsenal gioca in spazi stretti. Pressano alto e poi si abbassano tutti. Sono sempre pericolosi e sei sempre a rischio di poter essere infilato".

Gasperini sull'esonero di De Rossi

Il tecnico dell'Atalanta ha poi risposto sull'esonero di Daniele De Rossi. L'ex allenatore della Roma è stato infatti sollevato dall'incarico nella mattinata di mercoledì 18 settembre. Ad annunciarlo è stata la stessa società con un comunicato ufficiale. In pole per la panchina giallorossa, Ivan Juric. "Sono stato molto sorpreso dall'esonero. Ma la situazione è legata a questo mercato che ha portato tanti cambiamenti, il lavoro dell'allenatore diventa difficile, noi siamo stati un mese e mezzo a girarci pollici o ad allenare giocatori che poi sono andati via. Giocare a calcio non è mettere dentro un numero di giocatori appena arrivati, non è che li butti dentro e fai una squadra. È evidente che la Serie A è iniziata con delle difficoltà un po' per tutti, mi dispiace perché l'allenatore in questi momenti paga di più, ho la sensazione che anziché prendere credito ne sta prendendo sempre meno, a vantaggio di altre figure di mercato e di trasferimenti che poi mettono in difficoltà il lavoro dell'allenatore".

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