Padovano: "Yildiz? Sembrava tutto scritto. La Juve non può rinunciare a..."

L'ex attaccante, in gol come Alex e Kenan alla prima in Champions in bianconero, ha analizzato il successo per 3-1 sul Psv

Un altro segno del destino. Tra gli ex giocatori che hanno analizzato la vittoria (3-1) della Juve sul Psv, nella prima giornata della nuova Champions League, c'era Michele Padovano: lui che insieme a Del Piero, il 13 settembre 1995 a Dortmund, e come Yildiz, nella notte del suo debutto nella massima competizione europea per club, ha segnato in Champions all'esordio con la maglia bianconera.

A Sky, Padovano ha commentato: "La Juventus è partita un po' timida nei primi quindici minuti, ha lasciato il pallino al PSV, ma poi ha alzato il baricentro, ha iniziato a pressare, e con gli inserimenti di Nico Gonzalez, Koopmeiners  e McKennie ha cambiato marcia. A McKennie, in particolare, sarà difficile rinunciare, ha dimostrato di essere un giocatore importante ed è il bello del calcio perché ancora una volta era un giocatore che era praticamente già partito, è rimasto e ha segnato. Lui e Locatelli sono complementari. Il gol di Yildiz dalla mattonella di Del Piero ha fatto la differenza e dopo la Juventus ha fatto ciò che andava fatto. Sembrava tutto scritto. Quest'anno in casa bianconera si respira un'aria diversa e si può fare qualcosa di importante". 

Padovano ha poi aggiunto: "Motta non ha paura di niente e ha le idee molto chiare. Gioca chi merita, al di là dal costo del cartellino. Danilo? È un calciatore importante, l'allenatore ha la capacità di tenere tutti sulla corda".

Tante note positive in attesa dei gol di Vlahovic per il quale Padovano ha speso parole di elogio nell'intervista esclusiva rilasciata prima del match a Tuttosport: "A me piace molto e credo abbia ampi margini di miglioramento. Ma, attenzione, deve essere messo nella condizione di giocare. A Empoli ha avuto una sola palla gol da giocare, bellissima grazie a Nico. Deve averne due o tre a gara. A quel punto sono certo che almeno una rete la fa. E poi è forte fisicamente, di testa, si sbatte per la squadra, trasmette una bella energia ai compagni anche a livello di predisposizione al sacrificio. Deve però essere messo nelle condizioni di guardare la porta e non essere spalle alla porta. Magari servirebbe anche qualche cross in più per lui".

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