Pagina 2 | Guardiola vota Inter: “Può vincere la Champions, Lautaro da Pallone d’Oro”

Tutto pronto per l'esordio nella nuova Champions League per il Manchester City che affronterà l'Inter mercoledì sera alle 21. A presentare la partita sono stati l'allenatore dei Citizens Pep Guardiola e Rodri, centrocampista incubo dei milanesi per aver siglato il gol vittoria nella finale del 2023. "Erano già un'ottima squadra e lo sono tutt'ora, hanno mantenuto lo stesso allenatore e in Italia sono stati eccezionali, sono i più forti in Italia. Simone è un ottimo allenatore". Parole di stima del tecnico spagnolo, che elogia il collega italiano. Ma sono stati tanti i temi affrontati in una lunga conferenza stampa.

Manchester City-Inter, parla Guardiola

Parte il nuovo format della coppa dalle grandi orecchie. Un'edizione che si preannuncia avvincente, da iniziare nel migliore dei modi secondo Guardiola: "Dobbiamo vincere la prima partita e poi quelle dopo, e poi vedremo cosa succederà. Dobbiamo partire bene in casa e cercare di iniziare bene la stagione". Si arriverà a giocare la fase a gironi a gennaio, a differenza delle scorse edizioni quando l'inizio del nuovo anno coincideva con l'attesa degli ottavi: "Non penso a gennaio o febbraio. Dobbiamo pensare alle partite di adesso, a partire da quella di domani. Non sappiamo cosa accadrà in futuro, nel calcio moderno bisogna pensare al presente".

All'esordio ritroveranno l'Inter, per la prima volta dopo la finale di Istanbul: "Ho rivisto ieri quella partita per la prima volta. Erano già un'ottima squadra e lo sono tuttora, hanno mantenuto lo stesso allenatore e in Italia sono stati eccezionali, sono i più forti in Italia. Simone è un ottimo allenatore". Ha poi aggiunto: "È stata una bella serata, una partita tosta. Il secondo tempo l'abbiamo giocato meglio del primo, il gol è arrivato dal lato dei nostri tifosi ed è stato bellissimo. L'Inter ha vinto diverse Champions League, per noi è stata la prima ed è stata stupenda. Ora loro sono ancora più forti e la gente lo vedrà domani, ma quella di domani non è una finale".

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"Cosa mi aspetto dall'Inter"

L'ex Barcellona apprezza la mentalità dei nerazzurri: "È una squadra storica, con una mentalità incredibile. Sono abituati a vincere, hanno una mentalità di questo tipo e sono anche capaci di soffrire. Sono forti a livello fisicamente, hanno ottime qualità individuali nella costruzione del gioco dal basso. Calhanoglu, Acerbi, soprattutto Barella. È una squadra completa, che può vincere il campionato italiano e ha mantenuto la struttura della finale di Champions. È di sicuro una candidata per la vittoria".

Su Thuram, giocatore arrivato lo scorso anno: "Va un po' più nello spazio rispetto a Dzeko e Lukaku, è fortissimo e ha formato una coppia molto bella con Lautaro. Gioca anche di sponda, fanno dei movimenti molto chiari e ben fatti, è un grande acquisto". Sull'argentino in lizza per vincere il Pallone d'Oro: "Può vincerlo, ma mi auguro lo faccia un giocatore della nostra squadra. È un attaccante straordinario, sa segnare, sa fare tante cose: è capitano dell'Inter, gioca nell'Argentina campione del mondo. Devi essere un giocatore speciale per fare certe cose".

E cosa si aspetta dai ragazzi di Inzaghi: "Mi aspettavo una squadra aggressiva già a Istanbul. I media pensavano che saremmo stati strafavoriti, ma io sapevo quanto fossero forti: qualcuno ha lanciato la monetina ma abbiamo vinto noi. Domani però sarà una partita diversa, una finale è un'altra cosa rispetto a una fase di gruppo. Cercheremo di fare il nostro gioco e la nostra gara".

Guardiola su De Bruyne e Haaland

Arrivando a parlare dei suoi, Guardiola si è soffermato su De Bruyne: "La stagione inizia adesso, ma le sue prime gare sono state molto positive. Avremo tanta concorrenza nelle prossime gare, sono contento di lui: è un giocatore fortissimo e il suo morale è ottimo".

Mentre sul momento d'oro di Erling Haaland: "È un giocatore fantastico. Credo anche che migliorerà sempre di più con l'aumentare del numero di partite giocate. Lo farà in maniera naturale, crescerà in maniera naturale. Io ho giocato da professionista e avrò segnato 16 gol in totale, lui 9 in 4 partite adesso. C'è poco da dire. Sta bene, si sente bene qui: tutto dipende da come andranno le prossime partite, non penso possa segnare sempre più di un gol a partita. Ma rispetto alla scorsa stagione sta meglio e può dare il suo massimo".

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Manchester City-Inter, parla Rodri

Il centrocampista del City ha già fatto male all'Inter, ma cosa lo preoccupa dei nerazzurri? "Ci sono tanti aspetti, hanno alcuni giocatori chiave, difendono molto bene e hanno ottime transizioni. Ci sono diverse stelle come Lautaro, giocatori importanti a centrocampo come Barella e Calhanoglu. Sono un'ottima squadra, non credo abbiano una sola stella ma il fulcro sia il gioco di squadra. Dovremo giocare contro un muro, sappiamo come difendono le squadre italiane".

Ha poi aggiunto: "Sono gli stessi giocatori che hanno giocato negli ultimi anni, a parte Brozovic. Li conosco molto bene, so che qualità hanno sia nel difendere che nell'attaccare. Hanno ottimi giocatori, sanno controllare il gioco e sanno passare molto bene da una posizione difensiva a offensiva. Sono molto bravi a centrocampo, ma lo siamo anche noi. Sarà una bella partita domani". Su Calhanoglu che si è incoronato come miglior regista d'Europa: "È la sua opinione e la rispetto, non sono qui per giudicare altri giocatori. Per quello ci siete voi che lo fate di professione. Io voglio essere il meglio, mi alleno e gioco per questo, ma non mi metto a fare classifiche".

C'è un'altra partita da giocare per lo spagnolo, quella del Pallone d'Oro: "Sono davvero molto contento per tutto quello che mi è successo nell'ultimo anno, aver vinto gli Europei con il mio Paese è un sogno realizzato. È la conseguenza della continuità nel lavoro, della voglia di non mollare mai. Sento che la gente stia riconoscendo il mio lavoro, non è qualcosa a cui penso. Sarebbe un sogno, ovviamente, perché non ho mai pensato di poterci arrivare. So di non giocare in una posizione abituale per un premio come questo: penso ci ricordi che il calcio può essere meraviglioso a prescindere dagli attaccanti".

Sui troppi impegni ravvicinati, che lo hanno "costretto" a giocare un numero spopositato di partite, sui quali De Bruyne è stato molto polemico: "Non so dire un numero esatto, di sicuro non 70. Credo che un giocatore possa dare il suo meglio tra le 40 e le 50 partite, dopodiché il livello medio delle prestazioni crolli. Nella mia opinione il numero di partite che giocheremo in questa stagione è troppo elevato, credo che non tutto debba dipendere dai soldi o dal marketing. Io quando riposo gioco meglio, e penso che la gente voglia vedere un calcio di qualità migliore".

Come ci arriva il City all'esordio Champions? "Ci sono tanti impegni e poche pause, bisogna ripartire subito e credo che la stagione sia iniziata benissimo, anche grazie a Haaland che ci ha reso facile il tutto. La chiave penso sia concentrarsi a livello mentale, essere forte".

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"Cosa mi aspetto dall'Inter"

L'ex Barcellona apprezza la mentalità dei nerazzurri: "È una squadra storica, con una mentalità incredibile. Sono abituati a vincere, hanno una mentalità di questo tipo e sono anche capaci di soffrire. Sono forti a livello fisicamente, hanno ottime qualità individuali nella costruzione del gioco dal basso. Calhanoglu, Acerbi, soprattutto Barella. È una squadra completa, che può vincere il campionato italiano e ha mantenuto la struttura della finale di Champions. È di sicuro una candidata per la vittoria".

Su Thuram, giocatore arrivato lo scorso anno: "Va un po' più nello spazio rispetto a Dzeko e Lukaku, è fortissimo e ha formato una coppia molto bella con Lautaro. Gioca anche di sponda, fanno dei movimenti molto chiari e ben fatti, è un grande acquisto". Sull'argentino in lizza per vincere il Pallone d'Oro: "Può vincerlo, ma mi auguro lo faccia un giocatore della nostra squadra. È un attaccante straordinario, sa segnare, sa fare tante cose: è capitano dell'Inter, gioca nell'Argentina campione del mondo. Devi essere un giocatore speciale per fare certe cose".

E cosa si aspetta dai ragazzi di Inzaghi: "Mi aspettavo una squadra aggressiva già a Istanbul. I media pensavano che saremmo stati strafavoriti, ma io sapevo quanto fossero forti: qualcuno ha lanciato la monetina ma abbiamo vinto noi. Domani però sarà una partita diversa, una finale è un'altra cosa rispetto a una fase di gruppo. Cercheremo di fare il nostro gioco e la nostra gara".

Guardiola su De Bruyne e Haaland

Arrivando a parlare dei suoi, Guardiola si è soffermato su De Bruyne: "La stagione inizia adesso, ma le sue prime gare sono state molto positive. Avremo tanta concorrenza nelle prossime gare, sono contento di lui: è un giocatore fortissimo e il suo morale è ottimo".

Mentre sul momento d'oro di Erling Haaland: "È un giocatore fantastico. Credo anche che migliorerà sempre di più con l'aumentare del numero di partite giocate. Lo farà in maniera naturale, crescerà in maniera naturale. Io ho giocato da professionista e avrò segnato 16 gol in totale, lui 9 in 4 partite adesso. C'è poco da dire. Sta bene, si sente bene qui: tutto dipende da come andranno le prossime partite, non penso possa segnare sempre più di un gol a partita. Ma rispetto alla scorsa stagione sta meglio e può dare il suo massimo".

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