Novanta minuti per festeggiare la finale di Champions League o per terminare la stagione con zero titoli: il Bayern Monaco potrà prendere una di queste strade. I bavaresi ripartiranno dal 2-2 dell'Allianz Arena e contro il Real Madrid (Qui la conferenza di Ancelotti) al Bernabeu avranno bisogno della partita perfetta. Lo sa bene Tuchel che ha presentato il match in conferenza stampa. E lo ha fatto citando indirettamente Pascoli e la "poetica del fanciullino": "Bisogna godersi un arrivo così, una giornata come questa. È importante connettersi con il proprio bambino interiore".
Real Madrid-Bayern Monaco, la conferenza di Tuchel
"Abbiamo avuto un giorno in più per prepararci rispetto al match in Germania. Ho sentito il bisogno di dire alcune cose alla squadra. Abbiamo già alle spalle due riunioni tattiche e una sessione sportiva. Bisogna godersi una giornata come questa. È importante connettersi con il proprio bambino interiore. Quando eravamo piccoli giocavamo a questi giochi in giardino. Ora possiamo essere grati e orgogliosi che siano diventati realtà" - ha spiegato Tuchel in conferenza. Sul rendimento di Zaragoza: "Ha avuto difficoltà perché non parla né tedesco né inglese, ho litigato col mio ds per farlo venire qui e ora stiamo ottenendo buoni risultati". L'allenatore ha poi parlato del Real Madrid: "All'andata abbiamo giocato meglio anche se non abbiamo vinto, è chiaro che loro sono una delle più grandi squadre d'Europa ma anche noi lo siamo. La possibilità di arrivare in finale è un regalo ma pure un obbligo, non giocheremo solo per goderci solo la semifinale ma per arrivare in finale. Dobbiamo desiderare di andare a Wembley. Quando vengo al Bernabeu mi viene in mente Butragueno: quando non c'era internet, e leggevo i libri sul calcio, appariva sempre lui nelle pagine".
"Obbligo Champions? Allora molti sono infelici"
Poi un elogio a Kroos: "Da anni ha in mano le redini del gioco ma non gioca solo lui, tutto il Real è forte". Poi ha analizzato il match: "Ci saranno diversi momenti nel match, dovremo difendere e attaccare. Possiamo tenere a lungo la palla, così come loro: sarà una partita complessa e servirà convinzione". Sulla possibilità di essere eliminati, non vincere la Champions e terminare la stagione con zero titoli: "Sarebbe un fallimento? Non la vedo così. Se un allenatore ha bisogno di vincere la Champions League per dire di aver lavorato con successo, allora ha un’alta probabilità di restare infelice. In questi club sei sempre misurato dai risultati. Sono stati inadeguati in campionato e coppa. Il modo in cui lo valuto non è per il pubblico." Su Kane: “Abbiamo preso un grande giocatore. Era il capitano del Tottenham ed è il capitano della nazionale inglese. Ha portato tutto ciò che speravamo”. Su De Ligt e Dier: "Hanno disputato i quarti di finale. Meritano di continuare a giocare insieme”.