Gli interessi oltre al calcio
Geopolitica, dunque: una rete enorme di rapporti, programmi, strategie e obiettivi che i due Paesi - riavvicinatisi negli ultimi mesi dopo anni passati a guardarsi in cagnesco - inseguono nel tentativo di fare del calcio, oltre che un nuovo contenitore dentro cui far confluire la massiccia scorta di petroldollari, anche un palcoscenico utile a ripulire un’immagine non sempre limpida e impeccabile, in modo da accreditarsi con forza crescente nello scenario economico occidentale. Una rete di strategie che trascende ampiamente i limiti - quelli sì ben definiti - di un campo di calcio. E, dunque, tornando nel ben più confortevole perimetro rettangolare sul quale stasera Newcastle e Paris Saint-Germain si affronteranno, la sfida, per quanto veda favoriti i campioni di Francia, sarà tutt’altro che una passeggiata di salute per Mbappé e compagni.
Luis Enrique teme il Newcastle
Non ci ha girato intorno nemmeno Luis Enrique, il quale ha ammesso che il Newcastle "è la squadra della quarta fascia che nessuno voleva pescare. Sappiamo che gioca ad alti livelli, con un pressing molto alto che spaventerebbe qualsiasi squadra". Nessuna frase di circostanza, ma sincero rispetto per un avversario che, dopo un avvio di stagione un po’ macchinoso, ha ritrovato quegli equilibri, soprattutto difensivi, che sono stati la chiave principale della scorsa straordinaria annata. I Magpies, dunque, si presentano al nuovo esordio casalingo in Champions dopo 20 anni di assenza forti di una striscia di 5 partite senza sconfitta (4 vittorie e 1 pareggio) fra cui il successo contro i campioni d’Europa di Guardiola eliminati dalla Coppa di Lega. "Non vedo l’ora di sperimentare l’atmosfera di casa e l’entusiasmo che i tifosi sapranno portare - ha detto Howe - . Penso che sarà una serata memorabile e spero che anche la nostra performance lo sarà".