MILANO - L’Inter, contro il Benfica, a San Siro. Il Milan a Dortmund con il Borussia. Per Milano è già tempo di verdetti in Europa. Dopo i pareggi con Real Sociedad e Newcastle, le squadre che stanno cannibalizzando il campionato sono chiamate a dare un segnale importante pure in Champions League. Una competizione in cui nell’ultima stagione si sono trovate a giocare un ruolo da protagoniste in tandem dopo vent’anni, con l’Inter finalista e il Milan eliminato in semifinale proprio dai nerazzurri.
Inter da primo posto
L’urna diabolica di Nyon non è stata certo equa con le due squadre: l’Inter - che era testa di serie - ha pescato, oltre alla Real Sociedad e al Benfica, il Salisburgo. Il Milan è in un girone infernale con Newcastle, Dortmund e Psg. Questo però moltiplica le responsabilità di Simone Inzaghi, chiamato a chiudere il raggruppamento al primo posto. Per questo al Meazza serve una vittoria sul Benfica, fondamentale per gestire il cammino in Europa: nella prima giornata c’è stato il sorprendente golpe a Lisbona del Salisburgo che sarà avversario dei nerazzurri nelle prossime due giornate. Se l’Inter sarà brava ad arrivare con quattro punti in classifica alla doppia sfida con gli austriaci, potrà fare l’allungo definitivo per gestire le ultime due giornate. Il Milan invece è in un “girone marmellata” dove tutti possono fare punti con tutti. Un bene, in teoria, ma i rossoneri hanno già sprecato la prima carta casalinga e, se vogliono passare il turno, sono chiamati a un’impresa su terreni spinati quali sono il Westfalenstadion, il Parco dei Principi e St James' Park. Non esattamente una passeggiata anche se la squadra di Stefano Pioli ha saputo spesso esaltarsi, pure quando era un'apprendista in Champions, in stadi epici, come prova la vittoria al Wanda Metropolitano contro l'Atletico del Cholo Simeone due stagioni fa.