Grazie al Napoli, l'Italia chiude la prima tornata di Champions con una vittoria e tre pareggi (Inter, Milan, Lazio). In Portogallo, il successo dei campioni d'Italia è stato sofferto: buono il primo tempo con Di Lorenzo migliore in campo e, allo scadere, autore del vantaggio grazie alla perentoria conclusione sotto la traversa. Ma nella ripresa, sono riemersi i problemi che hanno assillato la manovra partenopea sia in casa con la Lazio sia a Marassi. Male Kvaratskhelia; volenteroso, però non ancora al meglio; centrocampo con Lobotka a corrente altermata. Così, il Braga ha pareggiato a sei minuti dalla fine con Bruma (quarto gol dei cinque ultimi subiti dai partenopei con l'avversario lasciato libero nell'area piccola), ma Niakate ha segnato goffamente nella propria porta e, all'ultimo respiro, Pizzi ha graziato Meret colpendo un palo che trema ancora.
Il Napoli ha colto un successo doppiamente prezioso: per la classifica del girone, dove comanda assieme al Real (Bellingham, sempre, fortissimamente Bellingham) e per la panchina di Garcia. Il sospirone del tecnico dopo la prodezza del suo capitano la dice lunga su quanto il successore di Spalletti sia sotto pressione. Altrettanto significativo è stato il gesto di Di Lorenzo che, per festeggiare, ha chiamato i compagni all'abbraccio corale.
A San Sebastian ha sofferto e molto anche l'Inter. Inizialmente, Inzaghi ha cambiato cinque undicesimi della formazione che aveva maramaldeggiato nel derby e la squadra ne ha patito, messa sotto dal ritmo indiavolato dei baschi ed evidentemente non adusa a un turnover così massiccio. Dopo soli quattro minuti, il pasticcio di Bastoni ha spianato la strada alla Real Sociedad, cui non è parso vero ricevere un simile regalo. Per settanta minuti, i baschi hanno dominato l'incontro e soltanto lo strepitoso riflesso di Sommer ha tenuto l'Inter in partita. Quando Inzaghi ha ricambiato i connotati ai nerazzurri (con Thuram, Frattesi, Di Marco, Sanchez, Acerbi) e i baschi hanno finito la benzina, Lautaro (gol n.108) ha pareggiato con un guizzo degno della sua fama. Il campione del mondo ha giocato 5 partite: 6 gol e 1 assist. Beata l'Inter che ce l'ha.