MILANO - Meno di 72 ore e mercoledì sera alle 21 allo stadio Meazza in San Siro, davanti a oltre 75mila spettatori, si giocherà il quinto euroderby della storia. I primi, come noto, sono andati in favore del Milan. In particolare quello del 2002-03, dunque venti anni fa esatti, rimane quello indimenticabile, perché i rossoneri di Ancelotti vinsero poi la Champions in finale contro la Juventus. Chiunque abbia vissuto quella settimana, in campo e fuori, la ricorda come ricca di tensione. A Milano, complice la corsa Champions, solo ora si inizia a respirare davvero un clima diverso. Le prossime ore serviranno ad alimentare la pressione sui protagonisti, a scaldare l’animo dei tifosi. Di certo sorrideranno le casse dei club: più di 10 milioni l’incasso previsto per Milan-Inter di mercoledì e certamente al ritorno del 16 maggio si raggiungeranno vette simili, se non di poco superiori. Una vetrina unica per due club che nella terza decade del nuovo secolo hanno finalmente ritrovato antico splendore e trofei dopo una decennio in affanno.
Milan-Inter, oggi Pioli e Inzaghi entreranno nel vivo della sfida
Ieri, intervistato dalla Cbs, l’ad rossonero Giorgio Furlani ha evidenziato quanto sia affascinante questa partita. Parole che potrebbero andar bene se proferite pure da un dirigente nerazzurro: «È fantastico tornare in semifinale di Champions, il Milan mancava da sedici anni (l’Inter da tredici, ndr). È bellissimo per la società, per tutta la squadra e per la città, che ora è carichissima. Ci è voluto tanto lavoro per arrivare a questo punto, speriamo di tornare ai vecchi fasti e di non rendere questo evento un unicum». Se lo augurano tutti. Dopo i lavori di scarico di ieri, da oggi Pioli e Inzaghi entreranno nel vivo della sfida. Le formazioni, però, sono quasi fatte, detto del più che probabile forfait di Leao. Il Milan inserirà Saelemaekers per il portoghese e confermerà Brahim Diaz a destra con i tre centrocampisti; l'Inter proporrà la coppia Lautaro-Dzeko con un unico vero dubbio in cabina di regia: l'ex Calhanoglu o il ritrovato Brozovic? Mkhitaryan, infatti, sembra favorito per il ruolo di mezzala.