MILANO - All’Estádio da Luz l’Inter si gioca una buona fetta del passaggio alla semifinale di Champions, Edin Dzeko - uno tra i tanti big in scadenza -, si è detto affamato di trofei, però - anche se questo può sembrare paradossale - per l’Inter, intesa come società, vale di più battere prima il Monza, poi l’Empoli nelle due partite che si alterneranno alle grandi sfide di Coppa con il Benfica. Non arrivare tra le prime 4 in campionato (certo la Champions potrebbe essere anche garantita in quanto detentori del trofeo, ma l’ipotesi appartiene, al momento, ai sogni) comporterebbe danni per un 15% ai conti del club. Questo vorrà dire una campagna acquisti di “lacrime e sangue”, un netto ridimensionamento dei piani e - dulcis in fundo - l’impossibilità di garantire ingaggi di un certo tipo, il che renderebbe più difficili alcuni rinnovi, su tutti quello di Alessandro Bastoni.
Via Inzaghi? Thiago motta in pole
Quasi superfluo sottolineare che il mancato arrivo nella prime 4 costerà pure la panchina a Simone Inzaghi con Thiago Motta nome sempre più autorevole per la successione. Scenario - quello che viene fatto - non è stumentalmente apocalittico, si intenda: la preoccupazione è diffusa ai piani alti della sede in via della Liberazione. Da qui pure il fastidio per i tantissimi punti buttati via dalla squadra nel 2023. L’Inter potrebbe averne tranquillamente una decina in più e questo farebbe sì vivere i 180 minuti con il Benfica come una sfida da affrontare senza pensieri. Invece i pensieri ci sono, ma sono tutti per la deficitaria situazione in campionato. Non va dimenticato che Steven Zhang - presente pure lui a Lisbona, come sempre fatto nelle trasferte di Coppa - nel maggio 2024 dovrà restituire a Oaktree circa 300 milioni di euro, pena la perdita di controllo del club: avere un rifinanziamento è sempre più difficile e, al netto delle voci su Investcorp, l’idea di trovare un compratore è ancora abbastanza nebulosa. Suning in questi anni, grazie all’autofinanziamento, ha comunque sempre garantito competitività proprio sfruttando il bonus derivante dagli introiti della Champions: qualora dovessero mancare, gli dirige l’area tecnica dovrà rivedere i piani dando fiducia ai giovani e perdendo più di un big. Non uno tsunami ma qualcosa di molto simile, a giudicare dalla seria preoccupazione di tutti all’Inter, ma per quando sta accadendo in campionato.