Così disarmante non è vera Juve

Così disarmante non è vera Juve© ANSA

Tre fotografie di Juventus-Villarreal. L’espressione anonima di Rugani subito dopo il rigore procurato e al momento del cambio, risalendo la scala della tribuna. Il taglio di capelli e l’atteggiamento di Dybala all’entrata in campo, quasi facesse un favore. In una partita chiave, definita dall’allenatore come «una finale», un solo ammonito, De Ligt al 92’ per il fallo di mano che ha portato al terzo gol del Villarreal.

A completare l’orribile album di mercoledì, nel dopo partita si sono presentati, oltre all’allenatore, Cuadrado e Danilo mentre nessun dirigente, da Arrivabene a Nedved a Cherubini, lasciando perdere l’assente storico Agnelli, ha pensato bene di rilasciare qualche parola anche a conforto di quei tifosi che avevano affrontato oltre mille chilometri per una sciagurata partita.

Non è più la Juventus che anche l’Europa aveva preso a conoscere, è un gruppo che non fa squadra, è un insieme di buoni calciatori immalinconiti dal non gioco che si esprime con ritmi lenti, disarmanti, per linee orizzontali e che trova in Arthur e Rabiot i peggiori interpreti ma con uno spaventoso costo salariale. L’alibi ricorrente dice che via Sarri, via Pirlo e visto l’attuale scenario la colpa non può essere degli allenatori. Dunque le responsabilità devono ricadere su chi ha scelto questi calciatori, ma aggiungo anche su chi li gestisce. La campagna acquisti sul centrocampo è stata miope se non sbagliata del tutto, figure inadatte alle idee di Pirlo e al repertorio scolastico di Allegri il quale ha soltanto una frase del suo copione: devo fare i complimenti ai ragazzi.

Nessuno può fare i complimenti al livornese che non ha dato un solo segnale alla squadra se non gli inviti alla calma per poi agitarsi e strillare per fare un po’ di spettacolo, infantile. C’è ancora un quarto posto da difendere, la partita contro la Salernitana potrebbe essere l’occasione di vedere qualche ragazzo, magari della squadra che si è qualificata alle semifinali della Youth Champions League, ma don Abbondio non rischierà contro i temibili campani di Nicola, meglio l’usato (in)sicuro. Come lui medesimo.

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