BERGAMO - Questo Liverpool è troppo per l'Atalanta. Troppo in tutto: nel palleggio, nella copertura del campo, nella creatività delle azioni offensive, nel pressing e nel ritmo del gioco. Neppure il calcio europeo proposto dalla squadra di Gasperini regge gli standard di quello dei Reds, micidiali in attacco. La tripletta di Diogo Jota e le firme di Salah e Mané stendono i nerazzurri, incapaci di reagire di fronte a tanta superiorità. Zapata è l'unico a provarci, ma quel muro di Alisson sbarra la strada. Finisce 5-0 con la lezione di Klopp a Gasp, che resta a 4 punti nel gruppo D, raggiunto dall'Ajax, mentre gli inglesi volano a 9 in testa.
Atalanta sotto, doppio Diogo Jota
Atalanta-Liverpool parte subito forte, lasciando pochissimi vuoti e riempiendo il match con tante emozioni. Al 2' e al 13' Diogo Jota e Mané impegnano Sportiello, poi ci prova Muriel che testa i riflessi di Alisson, bravo a parare. Si va a mille all'ora e al 16' i Reds passano: imbucata per Diogo Jota che resiste al ritorno di Palomino e con sublime delicatezza "scava" di sinistro il pallone che supera Sportiello e finisce in rete per l'1-0. La Dea accusa il colpo, cerca di tenere il ritmo del Liverpool che però va più forte, togliendo addirittura il gusto del pressing alla squadra del Gasp. E al 33', dopo la seconda sfuriata di Muriel che impegna in due tempi Alisson, raddoppia ancora con Diogo Jota che stoppa, manda a vuoto Hateboer e di potenza batte Sportiello, siglando la doppietta.
A lezione dal Liverpool
Nel tentativo di rientrare in partita la Dea lascia troppo campo alle spalle e concede spazi che vengono aggrediti dai Reds, micidiali in attacco. In dieci minuti Salah, Mané e ancora Diogo Jota portano il risultato sul 5-0, dando una lezione di calcio all'Atalanta. Da sfida Champions il match si trasforma in una partitella di allenamento con ritmi molto più bassi, senza un vero appeal e con i nerazzurri che aspettano solo il 90'. Gasperini in panchina molla la presa e pensa già ai prossimi impegni, togliendo Muriel e Pasalic per Pessina e Malinovskyi. Zapata è l'ultimo ad arrendersi, davanti tiene da solo in apprensione la difesa Reds con due giocate di altissima fattura: prima colpisce l'incrocio interno, poi esalta la reattività di Alisson dopo una grande azione di potenza. Dall'altra parte Sportiello evita che il passivo si faccia più impietoso e devia il mancino al veleno di Salah. Al triplice fischio è festa Liverpool.