KIEV (UCRAINA) - L'Inter non si sblocca, arriva un altro pareggio in Champions League dopo il 2-2 contro il Borussia M'Gladbach. A Kiev finisce 0-0 con lo Shakhtar, nel match-replay della semifinale di Europa League di agosto. La squadra di Conte ha il dominio del gioco nel primo tempo, ci prova, ma non passa complice anche la sfortuna (doppia traversa). Nella ripresa cala e crea solo l'occasione enorme con Lautaro, troppo poco per vincere la partita. Due punti in due gare per i nerazzurri, il cammino si fa in salita.
Inter, doppia traversa
A distanza di due mesi l'Inter affronta di nuovo lo Shakhtar, battuto lo scorso 17 agosto 5-0 in semifinale di Europa League, questa volta per la seconda partita del gruppo B di Champions. Conte ritrova sulla destra Young e non rinuncia a Lautaro con Lukaku. Proprio il belga al 16' ha la prima chance sul sinistro ma sbatte sull'uscita di Trubin, l'azione continua e Barella scheggia la traversa. Al 22' dall'angolo di Young ancora Lukaku di testa non inquadra lo specchio per centimetri. Lo Shakhtar attacca in maniera timida senza creare particolari preoccupazioni ad Handanovic, mentre l'Inter copre bene il campo, tiene il pallino del gioco e ogni volta che può affonda: al 42' arriva la seconda traversa della serata con Lukaku su punizione. Nerazzurri sfortunati, il primo tempo si chiude senza gol.
Lautaro, che errore! Inter bloccata
Conte comanda i suoi dalla panchina, il giro palla è d'obbligo con la squadra di Luis Castro completamente chiusa. Al 54' una fiammata: sul pressing l'Inter recupera, sponda di Lukaku per Brozovic che calcia trovando la respinta di Trubin, poi Lautaro si divora a porta vuota il tap-in. Un lampo che illumina un secondo tempo più piatto e pigro, con l'Inter che trova più difficoltà nell'aprire la difesa ucraina e che subisce con frequenza il contropiede dello Shakhtar. La soluzione del lancio su Lukaku è sempre una buona idea, Big Rom fa la lotta e su un cross in area chiede il rigore per una trattenuta, ma per arbitro e Var non c'è nulla. Perisic, Eriksen, Darmian e Pinamonti (fuori Lautaro, Vidal, D'Ambrosio e Young) sono le carte dalla panchina di Conte che però non incidono. A Kiev finisce 0-0.