TORINO - La Juventus è a Kiev da ieri sera mentre Andrea Maldera, tattico della Nazionale del ct Shevchenko e in passato anche del Milan, ha lasciato la capitale dell’Ucraina alla fine della scorsa settimana dopo il successo contro la Spagna. Gol decisivo di Tsygankov, uno degli otto giocatori che Mircea Lucescu ha “prestato” alla Nazionale durante l’ultima sosta. Maldera conosce alla perfezione la Dynamo Kiev, che spesso segue dal vivo assieme a Sheva (l’ex milanista sarà in tribuna anche stasera), e anticipa per Tuttosport le chiavi tattiche che potrebbero fare la differenza nella sfida di Champions League contro la Juventus.
Buongiorno Maldera, partiamo dalla Juventus: le sue prime impressioni su Pirlo allenatore?
«Andrea sta puntando su una proposta di calcio moderna: vuole dominare la partita. I principi di gioco sono contemporanei, lui sta cercando di portare qualcosa di nuovo. Penso alla linea difensiva che passa da tre in costruzione a quattro in fase di non possesso. Oppure Szczesny che si trova a giocare la palla in linea con i centrali come nella partita contro la Roma. In questo momento è normale che la squadra abbia meno certezze che in passato: molti giocatori sono nuovi e giovani, come lo stesso Pirlo. Qualche rallentamento è fisiologico. Ma va contestualizzato nel momento di cambiamento della Juventus, che con Andrea ha iniziato un ciclo nuovo. Pirlo, che è molto intelligente e conosce la Juve, sa benissimo che dovrà trovare una quadratura in fretta. Sono convinto che ci riuscirà perché lui è competente e ha a disposizione giocatori evoluti».
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