Radonijc saluta il Toro e torna a casa: ora la Champions con la Stella Rossa

Un biennio da promessa incompiuta, lampi di classe e lunghe pause. Quanto risparmia il club
Radonijc saluta il Toro e torna a casa: ora la Champions con la Stella Rossa© LAPRESSE

Ora l’addio è sancito: l’ufficialità è arrivata ieri. E senza troppi rimpianti da parte di nessuno per quello che poteva essere e invece non è stato. Nemanja Radonjic saluta il Toro dopo un biennio da promessa incompiuta. Lampi di classe e lunghe pause a caratterizzarne la discontinuità cronica, che lo accompagna da inizio carriera. Neppure l’investitura a leader tecnico della squadra, con tanto di maglia numero 10 assegnatagli nell’estate 2023 ha sortito l’effetto di sbloccarlo. Una storia d’amore iniziata in maniera passionale (Rado era stato accolto con entusiasmo sia dalla tifoseria sia dal presidente Cairo) e finita tra l’indifferenza di tutti.

Il ritorno del figliol prodigo

Tanto che l’assenza per tutto il ritiro pre-campionato era stata approvata proprio dalla società granata. Tradotto: meglio togliersi un peso. E così Radonjic adesso torna a casa dopo 41 presenze condite da 7 gol e 4 assist in maglia Toro. In realtà il serbo da mesi aveva già piantato le tende in patria, nell’attesa che il club granata desse il nulla osta alla sua cessione. Anzi - come chiedeva il fantasista serbo - che lo liberasse a zero per l’amata Stella Rossa, la sua squadra del cuore. Nemanja come una sorta di Ulisse 3.0: il ritorno all’ovile per provare a rigenerarsi dopo un lungo peregrinare in giro per l’Europa tra (pochi) alti e (molti) bassi. Hertha Berlino, Benfica, Marsiglia, Torino e Maiorca le tappe del Rado-Tour sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Di chance ne ha avute tante, senza però riuscire mai a sfruttarle davvero. E così adesso riparte da quella Stella Rossa appena entrata a far parte della nuova super Champions League. Un palcoscenico di prestigio nel quale il classe 1996 proverà a mettersi in luce. Statene certi: ci riuscirà anche stavolta per un breve periodo, più complicato farlo con costanza. Il suo difetto di fabbricazione che a 28 anni suonati appare difficile da aggiustare.

Le cifre dell'affare

Il Torino ricaverà un indennizzo minimo e che si aggira attorno ai 200mila euro: una cifra che sarà decisamente inferiore ai 2 milioni fissati a gennaio col Maiorca per il riscatto. Un piccolo introito da sommare al risparmio sull’ingaggio di Rado (2 milioni). Per il serbo contratto fino al 2027. Rado torna a casa, ma al Torino (quasi) nessuno ne sentirà la mancanza. Proverbiali le sue accelerate nelle primissime giornate di campionato, prima di entrare in quell’oblio che ne ha spesso caratterizzato la carriera.

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