Toro, sorpresa Ilic! Lo Zenit offre 25 milioni, ora...

Assalto al serbo, ora che è stato eliminato dall’Europeo: 3 milioni netti di ingaggio
Toro, sorpresa Ilic! Lo Zenit offre 25 milioni, ora...© LAPRESSE

La notizia può sembrare persino clamorosa, difatti ha subito rappresentato una sorpresa per tutti: anche dentro al Torino. E se mai l’affare andasse in porto, Cairo e Vagnati si lascerebbero andare a reazioni a dir poco euforiche: facile, facilissimo immaginarlo. Lo diciamo subito: trattasi di un’operazione al momento difficile da concretizzare, complicata, ma non impossibile, formalmente in piedi, sicuramente imbastita e destinata a sfornare nuovi sviluppi nei prossimi giorni, in un senso o nell’altro. Tanto è vero che il club granata farà la sua parte: non resterà a guardare la dinamica degli eventi, insomma, ma proverà, per quanto possibile, a lubrificare indirettamente le trattative tra il proprio giocatore e i candidati acquirenti, chiarendogli una volta di più la situazione oggettiva, la nuova realtà che adesso si verrà man mano a formare, con l’uscita di scena di Juric e l’arrivo di Vanoli.

Toro, la situazione di Ilic

Il giocatore è Ivan Ilic, play serbo di 23 anni, acquistato dal Torino nel gennaio del 2023 per 16 milioni, fino a martedì protagonista agli Europei nella Serbia (3 presenze in altrettante partite, di cui 2 da titolare con un assist gol nel pareggio contro la Slovenia). E i candidati acquirenti sono i russi dello Zenit di San Pietroburgo, ricchissima società controllata dalla Gazprom, colosso del gas. La notizia, in due parole? Attraverso intermediari, lo Zenit ha avviato contatti con il Torino e con l’entourage del centrocampista, con grande concretezza, mettendo subito sul piatto la bellezza di 25 milioni di euro. E già si parla di un supercontratto per il regista: almeno 3 milioni netti a stagione. A questo punto dobbiamo subito fare chiarezza su un aspetto regolamentare fondamentale, visto il conflitto perdurante con l’Ucraina scatenato dalla Russia: come la mettiamo con le sanzioni stabilite dalla Commissione Europea e con il divieto di formalizzare accordi commerciali tra l’Europa occidentale e persone o aziende in qualche modo legate a Putin? La risposta è persino semplice, per quanto riguarda i regolamenti calcistici: per la Fifa è lecito il trasferimento di un giocatore in Russia o dalla Russia.

Zenit all'assalto di Ilic

E da quando è iniziato il conflitto non si registrano sanzioni governative comminate a club. Già solo nella scorsa estate erano state 28 le squadre di calcio europee che avevano acquistato o venduto giocatori da o a club russi. Anche 4 club italiani: Bologna, Salernitana, Udinese e lo stesso Torino. Scorso agosto: Sazonov (doppia nazionalità georgiana e russa) acquistato dai granata per 2,75 milioni dalla Dinamo Mosca. Adesso che l’Europeo dei serbi è terminato, lo Zenit si è mosso all’assalto di Ilic, reduce da una stagione e mezzo tra luci e discontinuità (48 presenze complessive con 6 reti e 5 assist). Per le società russe più potenti, pur sostenute da disponibilità economiche eccezionali, è ovviamente tutto fuorché agevole arricchire le rose con elementi provenienti dall’estero. Gli obiettivi più ricercati, per ragioni anche extrasportive, sono i sudamericani (in particolare i brasiliani), i portoghesi, i serbi, gli ungheresi. Di qui, per i russi, la necessità di formalizzare offerte davvero straordinarie per sperare di convincere le controparti. Ne consegue anche lo sviluppo di un mercato condotto “a strascico”: si lanciano numerose offerte di acquisto, sempre con cifre da capogiro per chi le riceve, nella consapevolezza che qualcuno prima o poi dirà sì. È il caso di Ilic, che però nei piani dello Zenit rappresenterebbe anche un gran colpo sia sotto il profilo sportivo sia ambientale: la scelta in questa circostanza è anche mirata, viste le qualità tecniche e la giovane età del centrocampista. Il club di San Pietroburgo ha già in rosa 9 brasiliani (tra cui l’attaccante Mantuan, in possesso di passaporto anche italiano), un serbo (il difensore Erakovic, acquistato un anno fa dalla Stella Rossa), 2 colombiani, un franco-haitiano, un kazako e un kirghizo, oltre ai giocatori russi.

Il 'colpo' Ilic

Riuscire a prendere in tempo di guerra un giovane talento nazionale serbo, protagonista in Serie A e all’Europeo, sarebbe un colpo notevole per lo Zenit, in patria: anche sotto il profilo dell’immagine. Inoltre tra la Serbia, stato non membro dell’Ue, e la Russia i rapporti sono sempre restati... oliati anche dopo l’inizio della guerra dichiarata da Putin. Ilic sarebbe trattato come un re, a San Pietroburgo, persino al di là dell’ingaggio multimilionario. E adesso? Adesso che Ilic è uscito dall’Europeo, lo Zenit si è mosso con immediata concretezza con il Torino (ottenendo subito il via libera, visti i 25 milioni messi sul tavolo: si sa, il club granata vuole cedere l’ex pupillo di Juric). Ora i russi cercheranno di convincere il play a dire sì: possibili anche rilanci, quanto all’entità dell’ingaggio. Non sarà facile: si vedrà nei prossimi giorni. La vera partita inizia ora sia per lo Zenit sia per il Torino, più che mai interessato e con le dita incrociate nascoste in una tasca.

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