Vanoli incontra Vagnati: così partirà il mercato del Toro

Lunedì il nuovo allenatore arriverà a Torino: pronto un summit con il direttore tecnico

TORINO - Parte ufficialmente il mercato del Toro anche se nelle settimane passate, come del resto stanno facendo tutti, Davide Vagnati ha cominciato a muoversi con molta discrezione. Più che altro per sentire situazioni che potrebbero interessare al Toro. Intanto lunedì Vanoli arriverà a Torino dove resterà un paio di giorni: visiterà gli impianti, metterà giù date ufficiali sul ritiro ma, soprattutto, terrà il primo (ufficiale) summit di mercato con il direttore tecnico. Faccia a faccia importantissimo. Tanti i discorsi da affrontare. Djidji e Rodriguez, tanto per cominciare, non ci sono più e vanno rimpiazzati considerando, poi, che a meno di clamorosi ripensamenti Buongiorno sarà ceduto per fare “grancassa” e successivamente muoversi sul mercato con più disinvoltura ed efficacia. I due, inoltre, parleranno a lungo di Bellanova che è corteggiato con insistenza dalla Roma. Ovviamente il tecnico chiederà la sua conferma anche perché dovrà fare a meno di Buongiorno. E considerando l’azzurro (Bellanova) sulla destra si cercherà un prospetto simile al suo sulla sinistra: Vojvoda e Lazaro sono considerai buoni rincalzi ma su quella corsia ci vuole più sprint. Due i nomi monitorati: l’olandese Owen Wijndal, 24 anni, olandese dell’Ajax che nell’ultima stagione ha giocato in prestito nel Bruges. Il giocatore durante la stagione è stato visionato a lungo, anche nella sfida di Champions tra il Barcellona e la squadra belga nel girone di qualificazione. I rapporti con l’Ajax, vedi Schuurs, sono buoni e la trattativa potrebbe partire da un momento all’altro. L’altro nome da spendere è quello di Welington, 23 anni, di proprietà del San Paolo. Due mancini che spingono molto: per il brasiliano si può chiudere a 3 milioni, di più per l’olandese. Dietro a questi due ci sono anche il norvegese Wolfe, 22 anni, dell’Az Alkmaar e lo scozzese Doig, 22 anni, del Sassuolo. Quattro candidati, dunque. 

Da Laurienté a Pinamonti e Doig: gli obiettivi

Il discorso tra i due toccherà altri argomenti, ovvero settori del campo da coprire. Nel 3-4-3 che ha in testa Vanoli ci vogliono due esterni alti da affiancare alla prima punta (Zapata). Un destro e un mancino con le caratteristiche di Laurienté che, tra l’altro, Vagnati ha già messo nel mirino. Elementi di scatto, dunque, bravi nel saltare l’uomo e mettere in mezzo il pallone oltre che a provare la conclusione. E concludiamo con l’attacco: qui l’unico sicuro di restare è Zapata, per il resto si vedrà. Sanabria e Pellegri sono sul mercato e dalla cessione dei due Vagnati spera di portare a casa 14,5 milioni. Dieci per lo spagnolo e 4,5 per l’italiano, la stessa cifra che a suo tempo il Toro pagò al Monaco per riscattarlo a titolo definitivo. Se i granata riusciranno a cedere i due (il paraguaiano piace ad un paio di club della Liga mentre Pellegri interessa soprattutto all’Empoli) Vagnati andrà forte su Pinamonti. Chiaro che se dovesse arrivare l’attaccante del Sassuolo i piani tattici potrebbero cambiare. Pinamonti e Zapata in avanti non verrebbero messi in discussione. Tra l’altro in queste ore dovrebbe esserci un incontro tra il Torino e il Sassuolo per parlare di Pinamonti, Laurienté e Doig. Vagnati e Vanoli, dunque, avranno tanto su cui discutere visto che tra una ventina di giorni la squadra si radunerà al Filadelfia per poi partire (17 luglio probabilmente) verso il ritiro di Pinzolo. Ovviamente per questo periodo la rosa sarà incompleta perché il mercato è lungo e tanti titolari saranno in vacanze dopo gli europei.

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