TORINO - Non sarà facile strappare Roberto Pereyra ai Pozzo: fatta salva la parentesi biennale alla Juve, da quando l’argentino nel 2014 ha lasciato il River Plate è sempre stato alle dipendenze della famiglia proprietaria dell’Udinese. E del Watford che pure è sotto il controllo della stessa famiglia e dove El Tucuman ha giocato tra il 2016 e il 2020.
La riconoscenza verso i Pozzo, e la concorrenza che però potrebbe andare affievolendosi (per Lazio, Roma, Atalanta e Fiorentina è in questa fase un’idea subordinata ad altre): queste le principali problematiche, per Vagnati. Il quale comunque ci prova, come già fece il Toro nel passato, per il bianconero dei friulani che sarà svincolato a partire dal 30 giugno. Pereyra può giocare a centrocampo (preferibilmente a tre, però), ma con Juric agirebbe probabilmente più da trequartista.
Triplo tavolo: anche Miranchuk e Praet
Alla Miranchuk, o alla Praet. Mentre continuano i confronti con l’Atalanta per il russo, il dt granata parte da una proposta di 3 milioni per prendere il belga dal Leicester. Discorsi evidentemente intrecciati, quelli che riguardano Pereyra, Miranchuk e Praet: in questo momento il trequartista di manovra del prossimo Toro sarà pescato da questa rosa di profili.