TORINO - Juric contro il Monza gli ha concesso venti minuti, ma dopo che già la furia di Vlasic si era scatenata sui biancorossi con la doppietta che ha portato il risultato sul poker per i granata: per Demba Seck gli spazi nel Torino sono sempre più stretti. In verità anche Karamoh è entrato allo stesso minuto (25’ della ripresa), ma in questa fase la sensazione è che tra il senegalese e il francese il tecnico croato lascerebbe partire più il primo, a gennaio. D’altronde Karamoh una certa esperienza l’ha accumulata, mentre Seck in granata gioca sporadicamente, e in precedenza tra i professionisti non era arrivato a collezionare 20 presenze (tutte con la Spal: 18 in B e una in Coppa Italia). E’ la B, il campionato nel quale Seck potrà crescere, in caso di una repentina accelerata nella maturazione riproponendosi al Toro già la prossima estate.
In entrata il primo obiettivo resta Praet
Sull’attaccante esterno è piombato il Cagliari, che si aggiunge alla Reggina nella corsa a Seck: due squadre ambiziose, com’è giusto sia visto che l’esterno offensivo è acerbo per la A, ma può risultare un fattore nella serie inferiore. Mentre Vagnati pondera con attenzione la destinazione per Seck, risorsa del club anche da un punto di vista finanziario (è sotto contratto fino al 2026), prosegue nella marcia di avvicinamento a Praet: resta senza dubbio il belga del Leicester, il primo obiettivo del dt. Nonché di Juric.