Osimhen è già sultano. Napoli, solo risparmi e nessun guadagno

Manca la cessione per fare cassa e il contratto del nigeriano è stato anche allungato al 2027
Osimhen è già sultano. Napoli, solo risparmi e nessun guadagno© LAPRESSE

Nel mentre Osimhen atterrava ad Istanbul con un volo privato arrivato da Capodichino alle 2,30 della notte, non è da escludere che il presidente De Laurentiis approfittasse della circostanza per brindare a questa operazione di mercato. Il bomber nigeriano in prestito “secco” al Galatasaray, formazione attualmente a punteggio pieno (3 vittorie in 3 partite) in campionato e con l’ambizione di vincere il titolo di campione di Turchia. Lo stipendio da 1,1 milioni netti al mese gli verrà corrisposto dalla società giallorossa, mentre il Napoli ha ottenuto la possibilità di prolungare di un altro anno (2027) l’attuale contratto del nigeriano, ma con l’obbligo di abbassare notevolmente l’attuale valore della clausola rescissoria: ora è di “appena” 75 milioni di euro.

Il caloroso benvenuto ad Osimhen

Quando è sceso dall’aereo insieme al suo agente Roberto Calenda, è stato accolto da migliaia di tifosi in festa, gente appassionata e che gli ha restituito il sorriso perso negli ultimi mesi. «Ho sentito l'amore dei tifosi del Galatasaray venuti qui, a quest'ora della notte. Mi impegnerò per loro e mi aspetto che gridino ed esultino per ogni mio gol», ormai Victor è il nuovo sultano del calcio turco, trattato come se tutto l’impero ottomano fosse ai suoi piedi tempestati di diamanti. La dichiarazione d’amore del nigeriano, però, non corrisponde a quella che potrebbe essere la durata della sua permanenza in casa Galatasaray. La clausola da 75 milioni per la sua cessione può essere attivabile già da gennaio, ma solo a beneficio di 10 club al mondo, ed in tal caso il Galatasaray riceverebbe una robusta percentuale per il disturbo.

L'esordio e l'influenza di un ex Napoli

Per i prossimi 4 mesi, però, il club si attende che Victor possa aiutare la squadra a restare in testa alla classifica della Super Lig ed il suo contributo è atteso già dalla prossima sfida, domenica 15 settembre contro il Rizespor allo stadio Ali Sami Yen Spor Kompleksi Ramos Park, dove ci sarà l’esordio davanti ai suoi nuovi tifosi. Dovrà sostituire Mauro Icardi che si è infortunato al 25’ dell’ultima sfida prima della sosta, quella vinta in casa dell’Adana con un secco 1-5. Osimhen giocherà nel ruolo di punta centrale e come sottopunta avrà il miglior bomber di tutti i tempi del Napoli, cioè Dries Mertens. C’è stato anche il suo zampino in questo trasferimento di Osimhen dalla sua ex squadra a quella attuale.

Pro e contro di una trattativa particolare

Ma la domanda che gira negli ambienti del mercato è la seguente: l’arrivederci del nigeriano al Napoli dopo 4 anni vissuti sull’altalena è stato davvero un grande affare per il presidente De Laurentiis, protagonista, negli ultimi giorni, di una presa di posizione forte come quella di aver messo fuori rosa il bizzoso calciatore? Tutti a dire che “si fa così”, “le società non possono restare in ostaggio dei calciatori”: tutto vero, ma cosa sarebbe accaduto se Osimhen avesse rifiutato anche il prestito al Galatasaray? Che il Napoli gli avrebbe dovuto corrispondere 10 stipendi da 1,1 milioni netti al mese, senza che il bomber potesse essere messo a disposizione di Conte. E’ vero, il Napoli ha risparmiato il suo stipendio, però al prezzo di un trasferimento in prestito a zero euro, senza nemmeno un bonus da incassare. In più, nell’ultima settimana il patron ha dovuto aprire la cassaforte e fare (sollecitato quotidianamente da Antonio Conte) un mercato da circa 150 milioni di euro. Investimento notevole fatto nella convinzione che alla fine ci sarebbe stata la cessione di Victor. Invece no, e a conti fatti,chi ha ricevuto il beneficio minore è stato proprio il Napoli.

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