MILANO - Gerry Cardinale vota Dybala. L'argentino ha 15.5 milioni di amici su Facebook, 2.5 milioni su Twitter e quasi 48 milioni su Instagram. E il nuovo proprietario rossonero sta sempre più intensamente accarezzando l’idea di farne un'icona del suo Milan. Per un businessman che ha fatto le sue fortune nel campo dell’intrattenimento, è facile intuire il perché: con la Joya il Milan - già di per sé un brand fortissimo - può effettuare un ulteriore “upgrade”, avendo, tra l’altro, la consapevolezza che i giovani tifosi si legano sempre di più ai campioni, trascinando in una sorta di meccanismo virtuoso le squadre che li hanno alle dipendenze. Oltre a questo, un giocatore come Dybala che giostrerebbe alle spalle di Origi (o Giroud) servirebbe come il pane a Stefano Pioli. L'idea Dybala ha però una importante controindicazione, legata alla necessità di dover alzare il tetto salariale per accontentare il desiderio dell’argentino. Un motivo per cui resiste ancora il patto che la Joya ha stretto con Beppe Marotta. Il quadriennale a 5 milioni più uno di bonus che ha messo sul piatto l’amministratore delegato nerazzurro è l’opzione più interessante che ha in mano l’entourage del giocatore. Saranno decisivi i prossimi dieci giorni, con l'entourage del giocatore che da domani sarà ufficialmente senza squadra - non ha posto alcuna deadline, anche perché costantemente informato dai club milanesi - sempre più avanti rispetto alle altre pretendenti, tutte nella Liga - sullo stato dei lavori. Dybala che, da ottimo professionista quale è, si sta allenando con un preparatore per farsi trovare pronto nel momento in cui verrà chiamato per visite mediche e club e ormai si è piacevolmente rassegnato a restare in Italia.