Due settimane da oggi per costruire buona parte della nuova Lazio. Il periodo di rodaggio sul mercato è ufficialmente terminato, a Formello è stato un mese in larga parte interlocutorio, la prima scadenza da rispettare è il 9 luglio, giorno di raduno di una Lazio che non può presentarsi troppo simile alla precedente. Non sarebbe il giusto segnale all'alba della stagione che porta al ritorno in Champions League, per questo tra stasera e domani Maurizio Sarri consegnerà ai suoi la lista dei desideri definitiva. Incontrerà Fabiani in una location top secret (probabilmente in Toscana), verrà definito il piano d'azione. Un budget d'investimento vicino ai 60 milioni di euro più diverse esigenze da portare a termine in breve tempo, ci sono dei tasselli fondamentali da posizionare subito al loro posto. Doveva essere l'estate del Sergente, rischia di trasformarsi invece nella più classica delle sessioni per il serbo: sulla bocca di tutti, ma tutti a debita distanza. È chiaro che le pretese di Lotito, nonostante la scadenza prevista tra un anno, intimoriscano molte pretendenti. Ma è l'effettiva mancanza di avvicinamenti concreti a preoccupare la Lazio, che non potrà restare a lungo ostaggio di una impasse inaspettata e dannosa.
Lazio, il mercato a centrocampo
Avere o meno Milinkovic-Savic nella prima costruzione estiva fa tutta la differenza del mondo, lo scenario peggiore sarebbe quello di doverlo cedere ad agosto di fronte a una qualche offerta irrinunciabile. Per questo la Lazio ha bisogno di imboccare una strada definitiva, anche economicamente rischiosa come una permanenza da non escludere. Fosse per Sarri sarebbe già partito l’assalto a Zielinski, ma il polacco del Napoli per ora rimane solo la prima alternativa in caso di partenza di Milinkovic, ad oggi senza vie d'uscita sostanziali. L’ultimo investimento per una punta di scorta si è rivelato un fallimento in piena regola: Vedat Muriqi, pagato 20 milioni l’estate del 2020, si dimostrò quel flop che oggi la Lazio non può più permettersi. Serve un profilo giovane che possa inizialmente accettare il ruolo da gregario, con la consapevolezza di poter diventare il titolare del futuro. Anche perché Immobile, per quanto resti fondamentale e insostituibile per questa squadra, mai come in quest’ultimo anno ha dimostrato un calo di autonomia rispetto agli standard fin troppo straordinari delle stagioni precedenti. In cima alla lista ci sono Marcos Leonardo, per il quale la Lazio è pronta a rilanciare a 12 milioni l’offerta per il Santos (cifra che dovrebbe accontentare i brasiliani) o Dovbyk del Dnipro, stesso costo ma sei anni più vecchio. Sullo sfondo anche Andrea Pinamonti, mentre Ngonge del Verona potrebbe essere il primo rinforzo da inserire tra gli esterni d'attacco. Quattordici giocatori da piazzare, una colonia in uscita tra rientri dai prestiti e profili che non convincono. Lotito spera di incassare da Cancellieri (piace a Torino e Salernitana), Basic, Marcos Antonio, fino a Maximiano (per sostituirlo c'è Audero della Samp). Dalle prime cessioni passano i rinforzi per il centrocampo, con due profili già individuati: è in programma un appuntamento in settimana con l'agente di Lucas Torreira, la Lazio proverà a chiudere un'operazione da 10 milioni totali. Valutazioni approfondite anche per Daniel Boloca, gioiellino del Frosinone. La Lazio accelera, il suo mercato comincia oggi.