Kean via dalla Juve, ora serve un attaccante: i nomi in lista. Voci su McKennie

Dopo la cessione di Moise alla Fiorentina e quella probabile di Milik, scatta la caccia del dt Giuntoli per individuare un bomber all’altezza delle ambizioni

TORINO - Dopo il colpaccio di Firenze firmato dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, 13 milioni più 5 di bonus per Moise Kean che era legato da un solo anno di contratto alla Juventus non si può definire diversamente se si è intellettualmente onesti, ecco che il reparto bianconero delle punte centrali o prime punte come le si voglia chiamare comincia a scarseggiare.

Per ricapitolare il tutto, infatti, non ci vuole molto: Vlahovic titolare e Milik riserva. Stop. Troppo poco in assoluto e a maggior ragione se si pensa che Milik potrebbe essere ceduto qualora arrivasse l’offerta giusta. Per il tipo di apporto che propone legato anche al suo dinamismo senza palla non eccelso non rientra nei canoni Thiagomottiani. E infatti il centravanti polacco che vede ormai la guarigione dopo l’intervento al menisco a cui si è sottoposto prima degli Europei per l’infortunio rimediato nell’amichevole con l’Ucraina, potrebbe essere inserito nell’affare Thuram con il Nizza ma non soltanto.

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Un giovane affamato per Motta

Il suo ingaggio non esattamente basso, circa tre milioni di euro, non rappresenta un fluidificante nelle trattative e infatti il club transalpino rossonero lo apprezza ma è perplesso per lo stipendio. In realtà per Milik potrebbero aprirsi altre strade cammin facendo: ricordiamo che in realtà il mercato apre ufficialmente i battenti lunedì primo luglio. Anche per questa ragione ecco che la Juventus si sta muovendo a 360 gradi per setacciare il mercato. Come si è già avuto modo di scrivere, il profilo che interessa i bianconeri deve essere in linea con ciò che serve al prossimo tecnico italo-brasiliano. Sia dal punto di vista tecnico-tattico che caratteriale. Serve dunque un attaccante giovane, affamato, che abbia nelle proprie corde non soltanto il fiuto per il gol ma anche la propensione a pressare per cercare di rubare palla al difensore che sta impostando. Nel Bologna Zirkzee correva come un matto anche senza palla come potete leggere in maniera più analitica nell’articolo a fianco.

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Il casting per il vice Vlahovic

Tra coloro che piacciono a Thiago Motta c’è sicuramente Matia Retegui, attaccante del Genoa e della Nazionale che ha il “difetto” di costare un po’ troppo per quello che al momento è il budget juventino da spendere per il vice Vlahovic. Il Genoa, alla Fiorentina, per il proprio centravanti italoargentino ha chiesto 40 milioni di euro. Chiaro che sarebbero troppi anche per la Juventus ma nella rosa dei bianconeri esistono profili che potrebbero interessare al club rossoblù e di gradimento per il tecnico Alberto Gilardino. Non c’è fretta per cui Giuntoli annota, prende contatti, imbastisce, allunga la lista dei papabili al ruolo di vice Vlahovic in kodo da poter avere una rosa di candidati da cui poter scegliere.

La scelta terrà conto del rapporto qualità-prezzo come impone ora la filosofia sposata dalla nuova governance che vede sintonizzati sulla stessa frequenza d’onda il presidente Gianluca Ferrero, l’amministratore delegato Maurizio Scanavino e il direttore tecnico Cristiano Giuntoli. Una delle opzioni che potrebbe essere presa in considerazione qualora gli elementi individuati risultassero troppo esosi, è quella del prestito. E in questo senso il ventiduenne Armando Broja, che il Chelsea nella scorsa stagione ha prestato al Fulham nella seconda parte della stagione, è un attaccante attenzionato. I londinesi potrebbero vedere di buon occhio l’idea del prestito a una società importante come la Juventus dopo la scorsa annata rovinata in parte da un infortunio importante ma che si è messo alle spalle. A Torino potrebbe trovare il giusto spazio per mettersi in mostra anche a livello internazionale con la Champions League.

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TORINO - Dopo il colpaccio di Firenze firmato dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, 13 milioni più 5 di bonus per Moise Kean che era legato da un solo anno di contratto alla Juventus non si può definire diversamente se si è intellettualmente onesti, ecco che il reparto bianconero delle punte centrali o prime punte come le si voglia chiamare comincia a scarseggiare.

Per ricapitolare il tutto, infatti, non ci vuole molto: Vlahovic titolare e Milik riserva. Stop. Troppo poco in assoluto e a maggior ragione se si pensa che Milik potrebbe essere ceduto qualora arrivasse l’offerta giusta. Per il tipo di apporto che propone legato anche al suo dinamismo senza palla non eccelso non rientra nei canoni Thiagomottiani. E infatti il centravanti polacco che vede ormai la guarigione dopo l’intervento al menisco a cui si è sottoposto prima degli Europei per l’infortunio rimediato nell’amichevole con l’Ucraina, potrebbe essere inserito nell’affare Thuram con il Nizza ma non soltanto.

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