Calafiori, pressing Juve: il nodo Basilea e le contropartite per il Bologna

Si scalda la trattativa per il difensore: il 40% della rivendita al club svizzero complica i piani, la valutazione alta del cartellino chiama l'inserimento di due giocatori bianconeri

TORINO - Scatta la prima settimana davvero calda per la Juventus sul fronte mercato. La prima operazione sarà quella per Michele Di Gregorio: in questi giorni ci sarà un vertice tra la dirigenza bianconera e il Monza per definire l’operazione e trovare la giusta formula per portare a Torino il portiere scuola Inter (ai nerazzurri il 10% della rivendita) che si attesterà per una cifra complessiva attorno ai 20 milioni (prestito oneroso più riscatto e bonus). Sistemata la questione numero uno, con uno tra Szczesny e Perin in uscita (andrà via chi ha l’offerta giusta, come è ovvio che sia), il dt Cristiano Giuntoli entrerà nel vivo della trattativa per Riccardo Calafiori. Sabato pomeriggio allo Stadium c’era Giovanni Sartori, il deus ex machina del mercato del Bologna, e la presenza non è passata inosservata: il nome più caldo, sulla strada che da Bologna porta a Torino, è quello proprio di Calafiori.

Juve-Calafiori: il punto

Finora il Bologna ha alzato il muro, pur consapevole della volontà del difensore di lanciarsi in una nuova avventura professionale: la strategia è anche quella di “stanare” la Juventus per tenere alta la valutazione del difensore, anche perché nell’accordo precedente che aveva portato Calafiori a Bologna è previsto il 40 per cento della rivendita in favore del Basilea. Dunque il club di Saputo punta a una vendita consistente e pure ad “accontentare” il giocatore, che con la Juventus avrebbe già un’intesa di massima. La richiesta non sarà inferiore ai 25 milioni, tendenti ai 30 con pure l’Europeo in ballo: anche per questo motivo la Juventus vuole provare a chiudere il prima possibile, magari mettendo le basi dell’operazione già in questa settimana.

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Juve: ecco le carte per arrivare a Calafiori

Per abbassare la cifra fissa, il club bianconero è pronto a mettere sul piatto un paio di giovani in prestito: tra i profili seguiti da Sartori si possono citare Hans Nicolussi Caviglia, che nelle poche volte in stagione in cui ha preso il posto di Locatelli non ha mai sfigurato, e Tommaso Barbieri, in prestito al Pisa e tra i migliori terzini dell’ultima stagione di Serie B. Non è da escludere nemmeno il nome di Fabio Miretti, anche se sulle tracce del giovane di formazione juventina c’è da tempo anche il Monza.

L’effetto Thiago Motta può fungere senza dubbio da traino per Calafiori che con l’allenatore italo-brasiliano ha raggiunto la piena maturità tecnica e che con Thiago, promesso sposo della Signora, avrebbe garanzie di stesso ruolo e stesso sistema di gioco dell’esplosione a Bologna. Magari al fianco di Gleison Bremer: l’idea della Juventus è di cercare di trattenere il centrale brasiliano, nonostante le sirene milionarie della Premier, anche perché nelle idee di Thiago Motta il centrale ex Torino è uno dei giocatori dai quali ripartire per il nuovo ciclo. Ma la filosofia di Giuntoli è altrettanto chiara: di fronte a offerte davvero irrinunciabili, nessuno è incedibile a prescindere.

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TORINO - Scatta la prima settimana davvero calda per la Juventus sul fronte mercato. La prima operazione sarà quella per Michele Di Gregorio: in questi giorni ci sarà un vertice tra la dirigenza bianconera e il Monza per definire l’operazione e trovare la giusta formula per portare a Torino il portiere scuola Inter (ai nerazzurri il 10% della rivendita) che si attesterà per una cifra complessiva attorno ai 20 milioni (prestito oneroso più riscatto e bonus). Sistemata la questione numero uno, con uno tra Szczesny e Perin in uscita (andrà via chi ha l’offerta giusta, come è ovvio che sia), il dt Cristiano Giuntoli entrerà nel vivo della trattativa per Riccardo Calafiori. Sabato pomeriggio allo Stadium c’era Giovanni Sartori, il deus ex machina del mercato del Bologna, e la presenza non è passata inosservata: il nome più caldo, sulla strada che da Bologna porta a Torino, è quello proprio di Calafiori.

Juve-Calafiori: il punto

Finora il Bologna ha alzato il muro, pur consapevole della volontà del difensore di lanciarsi in una nuova avventura professionale: la strategia è anche quella di “stanare” la Juventus per tenere alta la valutazione del difensore, anche perché nell’accordo precedente che aveva portato Calafiori a Bologna è previsto il 40 per cento della rivendita in favore del Basilea. Dunque il club di Saputo punta a una vendita consistente e pure ad “accontentare” il giocatore, che con la Juventus avrebbe già un’intesa di massima. La richiesta non sarà inferiore ai 25 milioni, tendenti ai 30 con pure l’Europeo in ballo: anche per questo motivo la Juventus vuole provare a chiudere il prima possibile, magari mettendo le basi dell’operazione già in questa settimana.

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