Thuram alla Juve? La possibile strategia di gennaio e le alternative di qualità

Una squadra in lotta per lo scudetto potrebbe convincere la dirigenza a uno sforzo nella prossima finestra di mercato: il talento del Nizza resta il preferito
Thuram alla Juve? La possibile strategia di gennaio e le alternative di qualità© Getty Images

TORINO - Stefano Pioli, da ormai navigato comunicatore, l’ha definita «la favorita per lo scudetto, perché non giocare le Coppe ti dà qualche punto in più», ma la Juventus sa di avere sì a disposizione un organico attrezzato per il vertice, però pure di avere qualche migliorabile imperfezione dovuta anche alla necessità assoluta dover far quadrare i bilanci in estate dopo aver trattenuto i big. Andiamo ad analizzare, reparto per reparto.

La dirigenza è convinta di non avere necessità stringenti in difesa, in un pacchetto con sei interpreti (ora Alex Sandro è infortunato) che possono essere alternati e gestiti in assenza di costanti impegni infrasettimanali; sulle fasce è stato operato un restyling con i volti nuovi Weah (preso dal Lille per 10 milioni più 2 di bonus) e Cambiaso (rientrato dal prestito al Bologna), oltre alla promozione di McKennie e alla conferma di Kostic; davanti non è stata ancora riempita la casella lasciata libera dalla partenza del Fideo Di Maria, che aveva illuminato solo a sprazzi in una stagione controversa. E il centrocampo? Ecco quale potrebbe essere il fulcro del mercato di riparazione, quello di gennaio: al netto di Berardi ed elementi “alla Berardi” in attacco, se la Juventus dovesse davvero, come dice Pioli, essere in corsa per lo scudetto, allora il club potrebbe fare uno sforzo per un innesto in mezzo al campo.

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Centrocampo, tentativo già in estate

Già in estate era emersa l’esigenza di dare fisicità e dinamismo a un reparto nel quale tali caratteristiche sono rintracciabili nel solo Rabiot: Allegri aveva chiesto un elemento di esperienza (l’obiettivo era Kessie prima della scelta di andare in Arabia), Giuntoli e Manna hanno seguito e continuano a farlo giocatori con qualche kilometro in meno, ma di grandi prospettive.

Non se ne era fatto nulla perché, senza una cessione pesante, la dirigenza aveva deciso di puntare sulla conferma di Miretti (mentre altri ragazzi sono andati in prestito) e sul ritorno di Pogba: l’azzurrino avrebbe forse avuto bisogno di una stagione in prestito per giocare con continuità, mentre la storia del francese la conoscono tutti e dall’eventuale risparmio per il Polpo possono arrivare risorse economiche preziose proprio per il mercato. In quel ruolo la dipendenza, se vogliamo chiamarla così, da Rabiot si sente: per di più si parla e si scrive di un giocatore in scadenza tra qualche mese, con il rischio (come già successo) di perderlo a parametro zero.

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Thuram il primo obiettivo della Juve

Dunque la Juventus potrebbe unire il “dilettevole” (lottare per lo scudetto) all’utile (avere già in casa il sostituto di Rabiot o un elemento forte da affiancargli anche in futuro, in caso di rinnovo). Tutte le strade portano esattamente dove portavano in estate: Khephren Thuram del Nizza, figlio di Lilian e fratello dell’interista Marcus. Per Giuntoli è l’elemento ideale, per i francesi è un diamante dal valore inestimabile, sul quale ha posato gli occhi pure il Bayern Monaco. La strategia bianconera, a gennaio, potrebbe essere quella di anticipare la concorrenza con un prestito oneroso e obbligo di riscatto: al momento non c’è una trattativa in piedi, ma il club monitora la situazione. E non perde di vista nemmeno le alternative, su tutte un altro francese giovane e di grandi prospettive come Habib Diarra dello Strasburgo e il talento dell’Udinese, Samardzic, in estate a un passo dall’Inter. Se invece dovesse prendere corpo la pista che porta a un centrocampista più esperto, allora la scelta cadrebbe su Hojbjerg del Tottenham.

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TORINO - Stefano Pioli, da ormai navigato comunicatore, l’ha definita «la favorita per lo scudetto, perché non giocare le Coppe ti dà qualche punto in più», ma la Juventus sa di avere sì a disposizione un organico attrezzato per il vertice, però pure di avere qualche migliorabile imperfezione dovuta anche alla necessità assoluta dover far quadrare i bilanci in estate dopo aver trattenuto i big. Andiamo ad analizzare, reparto per reparto.

La dirigenza è convinta di non avere necessità stringenti in difesa, in un pacchetto con sei interpreti (ora Alex Sandro è infortunato) che possono essere alternati e gestiti in assenza di costanti impegni infrasettimanali; sulle fasce è stato operato un restyling con i volti nuovi Weah (preso dal Lille per 10 milioni più 2 di bonus) e Cambiaso (rientrato dal prestito al Bologna), oltre alla promozione di McKennie e alla conferma di Kostic; davanti non è stata ancora riempita la casella lasciata libera dalla partenza del Fideo Di Maria, che aveva illuminato solo a sprazzi in una stagione controversa. E il centrocampo? Ecco quale potrebbe essere il fulcro del mercato di riparazione, quello di gennaio: al netto di Berardi ed elementi “alla Berardi” in attacco, se la Juventus dovesse davvero, come dice Pioli, essere in corsa per lo scudetto, allora il club potrebbe fare uno sforzo per un innesto in mezzo al campo.

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