TORINO - E adesso? E adesso la situazione di Memphis Depay rallenta anche sul versante bianconero, per non dire che si complica. Quantomeno nelle tempistiche: Massimiliano Allegri si augurava di avere un attaccante in più a disposizione per la trasferta di Genova contro la Sampdoria di lunedì. A questo punto il tecnico livornese avrà il solo Moise Kean (dopo il caso poi rientrato) come alternativa possibile a Vlahovic, oltre ai giovani pescati dall’Under 23. E la possibilità che Depay possa arrivare in tempo utile per la seconda giornata di campionato diminuiscono con il passare delle ore. Inoltre il naufragio annunciato della trattativa per portare Adrien Rabiot al Manchester United riduce il margine di manovra economico della Juventus, che deve finanziare l’operazione Depay sia per quanto riguarda l’ingaggio, sia per provare a sbloccare lo stallo tra l’entourage del giocatore (lo studio legale belga guidato dall’avvocato Ledure) e il Barcellona.
Depay alla Juve: i nodi da sciogliere
Dunque i nodi da sciogliere per riuscire a portare a termine il passaggio dell’attaccante dal Barcellona alla Juventus raddoppiano. Se da una parte l’olandese deve ancora trovare l’intesa con il club catalano per gli arretrati non pagati, dall’altra la possibilità che in qualche modo intervenga la Juventus per mitigare il danno economico diminuisce. E i tempi rischiano di allungarsi, anche se le parti sono talmente vicine - ballano all’incirca due milioni di emolumenti che il club catalano deve corrispondere all’olandese - da rendere l’affare sbloccabile in qualsiasi momento: a quel punto si farebbe davvero in fretta, perché l’intesa tra Juventus e Depay è già stata trovata sulla base di un accordo pluriennale (due anni più un terzo in opzione) con uno stipendio di 6 milioni netti più bonus. La trattativa frena, ma Depay rimane il primo della lista per l’attacco bianconero: il problema, semmai, si porrebbe qualora la situazione di stand-by dovesse perdurare. La Juventus si augura che non sia così e confida, nonostante il mancato incasso della cessione di Rabiot, di riuscire a sbloccare la situazione in fretta in un ruolo delicato, però il ds Federico Cherubini non si farà certo trovare impreparato e ha già in testa un piano B. Non scalda Christian Pulisic, proposto ai bianconeri ma non funzionale; difficile arrivare a Marko Arnautovic, con il Bologna che resiste a ogni assalto; al momento complicato anche raggiungere Luis Muriel, dato che l’Atalanta non ha in mano un’alternativa all’altezza; possibile la soluzione in prestito per Anthony Martial dello United, ma l’ingaggio è particolarmente oneroso; sullo sfondo c’è sempre l’ex Napoli Arek Milik, che però non è una prima scelta. La priorità, come detto, rimane Depay finché ci sarà margine. In caso di stallo, negli ultimi giorni di mercato la Juventus potrebbe valutare gli svincolati rimasti, tra i quali Andrea Belotti, qualora non dovesse andare in porto l’affare con la Roma, da settimane dato in dirittura d’arrivo.