Pogba e la Juve sono pronti

Il ritorno a Torino del centrocampista francese, quando si concretizzerà, rappresenta più una questione di cuore che di affari
Pogba (obiettivo)© Marco Canoniero

TORINO - Se c’è un giocatore su cui Massimiliano Allegri (nella foto) può avere un’influenza importante, questo è Paul Pogba. Le prime due stagioni con Antonio Conte (dal 2012 al 2014) erano state quelle della rivelazione per il giovane parametro zero arrivato dal Manchester United, mentre le due successive con il tecnico di Livorno erano state quelle della consacrazione. Il francese era il riferimento a centrocampo, tra i due c’erano stima, complicità e una tendenza a prendere tutto con ironia, a cominciare dalla sfida ai tiri liberi tramandata da un filmato da inserire - come si ama dire - tra quelli virali in rete.

La Juve offre a Pogba un ruolo centrale in un piano di rilancio

Per questo il ritorno a Torino, quando si concretizzerà, rappresenta più una questione di cuore che di affari. Certo, lo stipendio si preannuncia comunque importante (8 milioni a stagione), ma la Juventus è stata un’alternativa ben definita al momento in cui si è concluso il rapporto con lo United. Questo perché, rispetto all’ipotesi Psg, c’era un allenatore conosciuto in panchina (in Francia siamo ancora al casting). Questo perché la città è rimasta nel cuore del Polpo. E questo perché la Juventus gli offre un ruolo centrale in un piano di rilancio. Di rilancio di squadra, dopo la stagione chiusa per la prima volta senza trofei dopo una decina di anni. Di rilancio personale, perché i sei anni in Premier di Pogba hanno oscillato fra troppi alti e bassi.

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