Juve, Pogba chiama la sua Torino

Frequenti contatti del centrocampista francese con gli amici, cresce la sensazione di un ritorno vicino
Juve, Pogba chiama la sua Torino© Marco Canoniero

TORINO - Contatto. Non tra Paul Pogba e la Juventus, quelli ci sono già stati da tempo (e ce ne saranno). Contatto tra Pogba e Torino, la sua Torino per la precisione: amici, conosciuti in campo e fuori, risotoratori, negozianti, eccetera. Tutto quello, in sintesi, che era il mondo del campione francese fuori dall’Allianz Stadium e da Vinovo, dove allora si allenava la prima squadra bianconera. Ovviamente anche i contatti con gli amici torinesi non sono una novità assoluta: il Polpo li ha mantenuti nel corso dei sei anni al Manchester United, altrimenti non sarebbero amici. La novità è rappresentata dall’intensificazione di questi contatti nelle ultime settimane e dal contenuto di telefonate e chat. Telefonate e chat in cui non pare sia stata pronuciata né scritta la frase “Sì, torno alla Juve”, ma nelle quali tra risate, emoticon vari, mezze o più che mezze ammissioni, è passato un concetto molto, molto vicino a quella frase.

Un’ulteriore conferma di come l’operazione Pogback, che i tifosi sognano dall’addio del francese nel 2016 e nella quale sperano concretamente almeno dal 2018 (al momento della crisi con Mourinho e fino all’esonero del portoghese era un’ipotesi concreta), sia finalmente sul punto di chiudersi. I colloqui tra Pavel Nedved e Pogba e quelli tra la dirigenza al completo, compresi dunque l’ad Maurizio Arrivabene e il ds Federico Cherubini, e l’avvocato Rafaela Pimenta, “erede” di Mino Raiola, ne hanno definito i contorni: il Polpo è convinto dal progetto tecnico bianconero ed è disposto ad accettare un ingaggio da 7,5/8 milioni più bonus, ben al di sotto dei 13 milioni netti più bonus che percepiva al Manchester United.

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