MILANO - Ci risiamo. Il tema è stato di stretta attualità a inizio autunno, quando Marko Arnautovic a Empoli il 24 settembre si fece male al bicipite femorale sinistro rimanendo fuori per quaranta giorni. Simone Inzaghi per otto partite fra campionato e Champions dovette arrangiarsi con tre soli attaccanti e per fortuna sua a nessuno venne neanche un raffreddore. Un copione che l’Inter aveva già vissuto nelle stagioni precedenti, sempre nella prima metà dell’annata, quando per infortuni vari, prima Antonio Conte e poi lo stesso Inzaghi, avevano sempre dovuto fare i conti con almeno un infortunio nel reparto offensivo - Sanchez nel ’19-20 e ’20-21, Correa nel ’21-22 e Lukaku nel ’22-23 - che aveva limitato le scelte a tre unità. Adesso il tecnico piacentino rischia di ritrovarsi in una situazione simile perché Arnautovic sabato sera a Bologna ha riportato un risentimento ai flessori della coscia destra e probabilmente dovrà rimanere fuori per due-tre settimane, se non di più. Gli esami verranno svolti oggi - con lui si sottoporrà ai test anche Carlos Augusto, uscito all’intervallo per l’affaticamento polpaccio destro; entrambi saranno chiaramente assenti mercoledì a Madrid - ma è difficile immaginare un recupero immediato. Per fortuna di Inzaghi arriva la sosta per le nazionali e dunque Arnautovic in caso di lesione lieve potrebbe anche rientrare per Inter-Empoli in programma il primo aprile.
Arnautovic-Sanchez-Taremi-Carboni: i piani per l'attacco
L’argomento infortuni nel reparto d’attacco e le garanzie fisiche di Arnautovic - 16 le partite saltate per infortunio nel biennio a Bologna (’21-23) - è però ben presente nella testa dei dirigenti nerazzurri. Perché è vero che l’attuale campionato è in cassaforte e, in caso di passaggio del turno con l’Atletico, l’austriaco potrebbe tornare a disposizione per i quarti di Champions in programma il 9-10 aprile, ma c’è da pensare anche alla prossima stagione. Un’annata, quella ’24-25, nella quale l’Inter affronterà, oltre alle tre competizioni italiane, la nuova super Champions (con almeno 8 gare garantite) e il Mondiale per club che protrarrà la stagione fino a luglio 2025. Lautaro Martinez e Thuram sono una certezza, ma potrebbe essere un azzardo presentarsi ai nastri di partenza con alle loro spalle con i soli Arnautovic (35 anni il 19 aprile) e il futuro neo acquisto Taremi (32 anni il 18 luglio). Marotta, Ausilio e Baccin inseriranno una quinta punta e oggi il ballottaggio è fra Alexis Sanchez, in scadenza a giugno, e Valentin Carboni che a Monza si sta mettendo in mostra. Entrambe le soluzioni, però, potrebbero non bastare. Sanchez, come Arnautovic e Taremi, non è un giovincello (compirà 36 anni a dicembre), Carboni a 19 anni potrebbe invece aver bisogno di giocare con continuità altrove per un’altra stagione. Non è quindi assolutamente da escludere che la dirigenza nerazzurra nei prossimi mesi si metta alla ricerca di un nuovo attaccante, una seconda punta rapida e brava nel creare superiorità numerica, sempre che non arrivino proposte proprio per Arnautovic - legato fino al 2025 -, che porterebbero invece la società a valutare un nuovo centravanti.