Zielinski: c'è l'Inter per te

A Riad incontro ravvicinato con  il polacco, promesso sposo nerazzurro. Proseguono i contatti con l’entourage di Taremi. All’iraniano (presto comunitario) lo slot di Sanchez
Zielinski: c'è l'Inter per te© FOTO GIANLUCA MOSCA

MILANO - Un tè, con vista sulla Pinetina, nel deserto. L’Inter e Piotr Zielinski sono sempre più promessi sposi e - Lazio e Fiorentina permettendo - potrebbero incontrarsi pure da avversari nella finale di Supercoppa. Intanto nei prossimi giorni a Riad (oggi pomeriggio la partenza dei nerazzurri da Malpensa) si consumerà questo singolare triangolo di mercato: da una parte l’amante, dall’altra la moglie “tradita” e in mezzo lui, il centrocampista con il contratto in scadenza che - De Laurentiis dixit - “Essendo polacco forse è abituato maggiormente a certe nebbie...”. Quelle ci sono pure nel deserto e sono frutto delle tempeste di sabbia. E Il clima intorno all’algido Piotr si è fatto teso: nel naufragio col Torino è stato sostituito dopo un primo tempo sconfortante, mentre con la Salernitana è stato l’interessato ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare che ha destato qualche sospetto nei più maliziosi.

Inter su Zielinski, i dettagli

Walter Mazzarri a Riad avrà bisogno di tutti i suoi giocatori perché punta forte sull’unico trofeo stagionale realisticamente acciuffabile (l’altro rimasto sarebbe la Champions League...) che - tra l’altro - chiuderebbe il cerchio con lo scudetto vinto da Luciano Spalletti, essendo il Napoli in Arabia proprio grazie al tricolore che porta sul petto. Detto questo, al ritorno da Riad il polacco scioglierà le riserve ma non occorre lavorare all’Fbi per capire quale sarà l’epilogo della storia, considerata la distanza siderale tra le parti a livello economico e il rendimento nelle ultime partite dell’interessato che pare mentalmente non più sintonizzato sul progetto Napoli. All’Inter, dove hanno fatto il callo da un po’ alla tratta degli svincolati, sanno che l’argomento è sempre spinoso (in tal senso basta ricordare, per esempio, la parabola di Marcus Thuram, destinato al Milan e finito ad Appiano) e fanno sapere che prenderanno in esame il file solo una volta che sarà formalizzato il divorzio del giocatore dal Napoli, però - al netto delle verità “ufficiali” - ci sono spifferi riguardanti un accordo già trovato con l’agente del polacco sulle commissioni (uno dei nodi irrisolti nei molti colloqui avuti con De Laurentiis) nonché con il giocatore sulla base di un contratto triennale da 4,5 milioni a stagione.

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Inter, centrocampo extralarge: due titolari per ruolo

Con un anno di ritardo a causa dello strappo dell’entourage di Samardzic, Simone Inzaghi avrà così davvero due titolari per ruolo a centrocampo, con Barella e Frattesi sul centro destra, Calhanoglu e Asslani in regia e Mkhitaryan più Zielinski a sinistra. Quest’ultimo tassello è stato coperto da Klaassen, acquisto da ultimo giorno di mercato, ma non si fa offesa all’olandese se si sottolinea l’importanza “dell’upgrade” che verrebbe fatto grazie all’arrivo del polacco. Acquisto particolarmente strategico anche considerando che Mkhitaryan il 21 gennaio taglierà il traguardo dei 35 anni e avrà bisogno sempre più di essere gestito.

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Inter, i nomi per l'arracco se Sanchez saluta

L’Inter che verrà dovrà essere più profonda pure in attacco e in tal senso va letto il pressing per Mehdi Taremi, pure lui in scadenza di contratto e deciso a rescindere il cordone ombelicale che lo lega al Porto. Anche in questo caso l’Inter sente di essere saldamente in pole sul giocatore, per la gioia di Inzaghi che nell’iraniano vede un attaccante che può unire le qualità di Dzeko a quelle di Lukaku, che può indifferentemente giocare da prima e da seconda punta e, soprattutto, che è maestro nel saper legare i reparti. In più, grazie alla legislazione portoghese, Taremi questa estate diverrà comunitario e quindi il suo acquisto lascerà mani libere a Piero Ausilio e Dario Baccin alla voce extracomunitari. L’iraniano prenderà lo slot che libererà Alexis Sanchez. Questo anche se resta sempre viva l’ipotesi che il cileno possa salutare entro la fine di questa sessione di mercato. In tal caso la pista più semplice porta a far rientrare alla casa madre Valentin Carboni con sei mesi in anticipo rispetto a quanto previsto dopo aver raggiunto l’accordo per il prestito con il Monza.

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MILANO - Un tè, con vista sulla Pinetina, nel deserto. L’Inter e Piotr Zielinski sono sempre più promessi sposi e - Lazio e Fiorentina permettendo - potrebbero incontrarsi pure da avversari nella finale di Supercoppa. Intanto nei prossimi giorni a Riad (oggi pomeriggio la partenza dei nerazzurri da Malpensa) si consumerà questo singolare triangolo di mercato: da una parte l’amante, dall’altra la moglie “tradita” e in mezzo lui, il centrocampista con il contratto in scadenza che - De Laurentiis dixit - “Essendo polacco forse è abituato maggiormente a certe nebbie...”. Quelle ci sono pure nel deserto e sono frutto delle tempeste di sabbia. E Il clima intorno all’algido Piotr si è fatto teso: nel naufragio col Torino è stato sostituito dopo un primo tempo sconfortante, mentre con la Salernitana è stato l’interessato ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare che ha destato qualche sospetto nei più maliziosi.

Inter su Zielinski, i dettagli

Walter Mazzarri a Riad avrà bisogno di tutti i suoi giocatori perché punta forte sull’unico trofeo stagionale realisticamente acciuffabile (l’altro rimasto sarebbe la Champions League...) che - tra l’altro - chiuderebbe il cerchio con lo scudetto vinto da Luciano Spalletti, essendo il Napoli in Arabia proprio grazie al tricolore che porta sul petto. Detto questo, al ritorno da Riad il polacco scioglierà le riserve ma non occorre lavorare all’Fbi per capire quale sarà l’epilogo della storia, considerata la distanza siderale tra le parti a livello economico e il rendimento nelle ultime partite dell’interessato che pare mentalmente non più sintonizzato sul progetto Napoli. All’Inter, dove hanno fatto il callo da un po’ alla tratta degli svincolati, sanno che l’argomento è sempre spinoso (in tal senso basta ricordare, per esempio, la parabola di Marcus Thuram, destinato al Milan e finito ad Appiano) e fanno sapere che prenderanno in esame il file solo una volta che sarà formalizzato il divorzio del giocatore dal Napoli, però - al netto delle verità “ufficiali” - ci sono spifferi riguardanti un accordo già trovato con l’agente del polacco sulle commissioni (uno dei nodi irrisolti nei molti colloqui avuti con De Laurentiis) nonché con il giocatore sulla base di un contratto triennale da 4,5 milioni a stagione.

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