MILANO - Un tè, con vista sulla Pinetina, nel deserto. L’Inter e Piotr Zielinski sono sempre più promessi sposi e - Lazio e Fiorentina permettendo - potrebbero incontrarsi pure da avversari nella finale di Supercoppa. Intanto nei prossimi giorni a Riad (oggi pomeriggio la partenza dei nerazzurri da Malpensa) si consumerà questo singolare triangolo di mercato: da una parte l’amante, dall’altra la moglie “tradita” e in mezzo lui, il centrocampista con il contratto in scadenza che - De Laurentiis dixit - “Essendo polacco forse è abituato maggiormente a certe nebbie...”. Quelle ci sono pure nel deserto e sono frutto delle tempeste di sabbia. E Il clima intorno all’algido Piotr si è fatto teso: nel naufragio col Torino è stato sostituito dopo un primo tempo sconfortante, mentre con la Salernitana è stato l’interessato ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare che ha destato qualche sospetto nei più maliziosi.
Inter su Zielinski, i dettagli
Walter Mazzarri a Riad avrà bisogno di tutti i suoi giocatori perché punta forte sull’unico trofeo stagionale realisticamente acciuffabile (l’altro rimasto sarebbe la Champions League...) che - tra l’altro - chiuderebbe il cerchio con lo scudetto vinto da Luciano Spalletti, essendo il Napoli in Arabia proprio grazie al tricolore che porta sul petto. Detto questo, al ritorno da Riad il polacco scioglierà le riserve ma non occorre lavorare all’Fbi per capire quale sarà l’epilogo della storia, considerata la distanza siderale tra le parti a livello economico e il rendimento nelle ultime partite dell’interessato che pare mentalmente non più sintonizzato sul progetto Napoli. All’Inter, dove hanno fatto il callo da un po’ alla tratta degli svincolati, sanno che l’argomento è sempre spinoso (in tal senso basta ricordare, per esempio, la parabola di Marcus Thuram, destinato al Milan e finito ad Appiano) e fanno sapere che prenderanno in esame il file solo una volta che sarà formalizzato il divorzio del giocatore dal Napoli, però - al netto delle verità “ufficiali” - ci sono spifferi riguardanti un accordo già trovato con l’agente del polacco sulle commissioni (uno dei nodi irrisolti nei molti colloqui avuti con De Laurentiis) nonché con il giocatore sulla base di un contratto triennale da 4,5 milioni a stagione.