Inter, Djidji e la rivoluzione in difesa

D’Ambrosio e De Vrij in scadenza, Acerbi da riscattare, Skriniar da rinnovare: quanti nodi per Ausilio

MILANO - Le mosse, decise, dell’Inter su Koffi Djidji, centrale del Torino in scadenza di contratto a giugno, dimostrano quanto sia alta l’attenzione di Piero Ausilio, ancora in Qatar per la missione mondiale, sulla batteria dei difensori. In estate, fallito l’assalto a Bremer, si era deciso di rimanere immobili, di difendere la posizione su Skriniar, di provare a rimotivare De Vrij, togliere dal mercato Bastoni infine di ingaggiare Acerbi in saldo. Una politica che non ha dato i risultati sperati, come prova il distacco dal Napoli in campionato, frutto di una partenza a rilento e di problemi difensivi (quelli dei gol in trasferta) ancora irrisolti.

Becão obiettivo per l’estate

Errore che non verrà ripetuto. Per questo motivo Simone Inzaghi ha già dato indicazioni importanti sulla necessità di risolvere al più presto la questione legata al rinnovo di Skriniar (tra le parti balla un milione) e - contestualmente - muoversi per riscattare Acerbi che può interpretare due ruoli su tre. Detto che Bastoni resta incedibile e che Djidji può completare il reparto al posto di D’Ambrosio, la differenza Marotta e Ausilio devono farla nel sostituire De Vrij e in cima ai loro pensieri c’è Rodrigo Becão che non sembra intenzionato a rinnovare il contratto con l’Udinese in scadenza nel 2024. Il brasiliano vorrebbe un futuro in Premier, ma l’Inter può comunque rappresentare un “upgrade” in Italia e Ausilio può anche provare a inserire una contropartita nella trattativa con i friulani. Discorsi ancora in divenire, intanto i nerazzurri puntano decisi su Djidji, rinforzo “garantito” e a parametro zero: in assenza di budget, il massimo.

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