Pagina 2 | Juve, le priorità di Giuntoli sul mercato e il doppio riscatto: la strategia

Nell’agenda ricca di impegni di Cristiano Giuntoli spiccano non solo i colpi in entrata previsti per gennaio: un difensore per sostituire lo sfortunato Bremer e un attaccante per dare il cambio a Vlahovic in attesa di rivedere Milik. Ci sono anche altre operazioni da imbastire e altre risorse da destinare altrove: qualche risparmio può arrivare da eventuali cessioni nella finestra invernale (su tutti Arthur ma potrebbe non essere il solo), i rinnovi rappresentano una priorità però tra gli impegni fondamentali del dt bianconero ci sono anche i riscatti. Con un esborso di denaro da non sottovalutare per quanto riguarda i bilanci: resterà chi ha dimostrato di poter essere funzionale al nuovo progetto tecnico triennale cominciato con Thiago Motta in estate.

Idee chiare

In questo senso le idee della dirigenza juventina sono molto chiare: priorità a Pierre Kalulu e Francisco Conceiçao. Nel caso del portoghese non si tratterebbe, ovviamente, di un riscatto nel vero e proprio senso del termine. Il prestito con il quale Giuntoli si è assicurato il talento portoghese verso la fine di agosto non contempla la possibilità di un diritto di riscatto: lo ha sottolineato di recente anche Villas Boas, presidente del Porto («Abbiamo fatto quest’accordo con la Juventus di prestito senza opzione: un prestito di 7 milioni che può arrivare a 10. È un giocatore importante per noi, vediamo come va. Evidentemente un talento come questo costa tanto, per quello la Juve gli ha dato questo valore. Alla fine c’era una componente emozionale, legata a suo padre e insieme al suo agente abbiamo deciso che era meglio per tutti fare quest’anno di prestito»).

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La strategia

La Juventus tuttavia ha buone ragioni per pensare di essersi costruita, con questo accordo, una corsia preferenziale per trattare la cessione a titolo definitivo tra qualche mese: esaurita la stagione in prestito a Torino, il contratto di Conceiçao prevede una clausola rescissoria che si attiva a giugno 2025, da 30 milioni. L’idea della dirigenza bianconera è di trovare un accordo per abbassare quella cifra, anche grazie ai buoni uffici dell’agente Jorge Mendes. Al netto del “caso simulazione”, con relativa squalifica e inevitabili polemiche, l’impatto del giovane figlio d’arte sul campionato italiano, e pure sulla Champions bianconera, è stato notevole, lasciando intravedere un potenziale che Giuntoli non intende lasciarsi sfuggire.

L'intuizione

Ma prima di intervenire per blindare il talento portoghese, il dt bianconero andrà a lavorare per il riscatto, in questo caso puro, di Kalulu con il Milan. Il francese ha già ricevuto il “voto di fiducia” da parte di Thiago Motta, che di fatto lo ha piazzato nella posizione occupata da Bremer prima del grave infortunio, ricevendo dal difensore risposte ottime, in Champions come in campionato. Tanto che l’opinione pubblica rossonera si è interrogata sui motivi di una cessione in prestito con diritto di riscatto per una cifra complessiva di una ventina di milioni (tra la cifra dell’accordo temporaneo, la parte fissa ed eventuali bonus): se ad agosto potevano esserci riflessioni da fare per un’operazione comunque dai costi non indifferenti, dopo meno di due mesi le prestazioni di Kalulu hanno spazzato via ogni dubbio. Giuntoli non ha fretta, ché le priorità sono altre: anche perché le intese con il Milan sono già fissate. Ma è una di quelle azioni da fare che il dt bianconero si è già segnato in agenda.

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La strategia

La Juventus tuttavia ha buone ragioni per pensare di essersi costruita, con questo accordo, una corsia preferenziale per trattare la cessione a titolo definitivo tra qualche mese: esaurita la stagione in prestito a Torino, il contratto di Conceiçao prevede una clausola rescissoria che si attiva a giugno 2025, da 30 milioni. L’idea della dirigenza bianconera è di trovare un accordo per abbassare quella cifra, anche grazie ai buoni uffici dell’agente Jorge Mendes. Al netto del “caso simulazione”, con relativa squalifica e inevitabili polemiche, l’impatto del giovane figlio d’arte sul campionato italiano, e pure sulla Champions bianconera, è stato notevole, lasciando intravedere un potenziale che Giuntoli non intende lasciarsi sfuggire.

L'intuizione

Ma prima di intervenire per blindare il talento portoghese, il dt bianconero andrà a lavorare per il riscatto, in questo caso puro, di Kalulu con il Milan. Il francese ha già ricevuto il “voto di fiducia” da parte di Thiago Motta, che di fatto lo ha piazzato nella posizione occupata da Bremer prima del grave infortunio, ricevendo dal difensore risposte ottime, in Champions come in campionato. Tanto che l’opinione pubblica rossonera si è interrogata sui motivi di una cessione in prestito con diritto di riscatto per una cifra complessiva di una ventina di milioni (tra la cifra dell’accordo temporaneo, la parte fissa ed eventuali bonus): se ad agosto potevano esserci riflessioni da fare per un’operazione comunque dai costi non indifferenti, dopo meno di due mesi le prestazioni di Kalulu hanno spazzato via ogni dubbio. Giuntoli non ha fretta, ché le priorità sono altre: anche perché le intese con il Milan sono già fissate. Ma è una di quelle azioni da fare che il dt bianconero si è già segnato in agenda.

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