Pagina 2 | Ct Inghilterra, spunta un nome pesantissimo: l’indizio che fa sperare

Sono trascorsi 88 giorni dalla finale persa a Berlino contro la Spagna, e 86 da quando Gareth Southgate, il tecnico che per 8 anni aveva guidato i Tre Leoni, ha detto addio alla Nazionale. Quasi tre mesi nei quali la Football Association non ha ancora chiarito quale sarà il futuro della panchina. Ad agosto la Federazione ha affidato questo periodo di transizione a un tecnico federale, quel Lee Carsley che tanto bene ha fatto da selezionatore dell’Under 21, vincendo nel 2023 l’Europeo. Un lavoro a tempo, come la stessa FA aveva specificato nel comunicato di presentazione, «in attesa che il processo di reclutamento del nuovo tecnico si concluda». Un processo evidentemente lungo, ma anche particolarmente riservato, considerando che non è ancora dato sapere quali siano i nomi su cui i manager federali stanno lavorando. Così iniziano a essere sempre più coloro che trovano sospetto un tale apparente immobilismo. Un atteggiamento che può significare una sola cosa: ovvero, che la Football Association abbia in canna un colpo a effetto, uno di quelli per cui vale la pena aspettare anche a lungo.

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Il sogno è Guardiola

Unendo tutti puntini a venir fuori è il viso sorridente di Pep Guardiola, l’uomo che da allenatore del Manchester City ha cambiato per sempre il calcio inglese, e che - questo non è un segreto - rappresenta il vero sogno dei vertici federali. Dalle parti di Wembley, negli uffici federali, da settimane si osserva con attenzione ogni sviluppo della vicenda Guardiola-City. Il contratto del catalano con i campioni d’Inghilterra scadrà a giugno, e al momento tutto sembra andare verso un naturale divorzio. Un indizio in più in tal senso è arrivato martedì quando, ciò che anche noi avevamo anticipato nelle scorse settimane, è stato confermato da più parti: e cioè che il braccio operativo di Pep al City, Txiki Begiristain, lascerà a fine stagione. L’ultima volta che Guardiola e il City annunciarono il prolungamento del contratto, Pep disse testualmente: «Uno dei motivi per cui ho prolungato il mio contratto due volte è perché Txiki è qui». Insomma, l’addio del dirigente spagnolo di certo non rafforza l’ipotesi di un rinnovo. E la Federazione si sfrega le mani. Intanto, però, gli impegni della Nazionale vanno avanti, e fra domani e domenica Carsley e i suoi ragazzi, nelle sfide contro Grecia e Finlandia, proveranno a confermare quanto di buono fatto vedere nelle prime due uscite di Nations League.

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Il sogno è Guardiola

Unendo tutti puntini a venir fuori è il viso sorridente di Pep Guardiola, l’uomo che da allenatore del Manchester City ha cambiato per sempre il calcio inglese, e che - questo non è un segreto - rappresenta il vero sogno dei vertici federali. Dalle parti di Wembley, negli uffici federali, da settimane si osserva con attenzione ogni sviluppo della vicenda Guardiola-City. Il contratto del catalano con i campioni d’Inghilterra scadrà a giugno, e al momento tutto sembra andare verso un naturale divorzio. Un indizio in più in tal senso è arrivato martedì quando, ciò che anche noi avevamo anticipato nelle scorse settimane, è stato confermato da più parti: e cioè che il braccio operativo di Pep al City, Txiki Begiristain, lascerà a fine stagione. L’ultima volta che Guardiola e il City annunciarono il prolungamento del contratto, Pep disse testualmente: «Uno dei motivi per cui ho prolungato il mio contratto due volte è perché Txiki è qui». Insomma, l’addio del dirigente spagnolo di certo non rafforza l’ipotesi di un rinnovo. E la Federazione si sfrega le mani. Intanto, però, gli impegni della Nazionale vanno avanti, e fra domani e domenica Carsley e i suoi ragazzi, nelle sfide contro Grecia e Finlandia, proveranno a confermare quanto di buono fatto vedere nelle prime due uscite di Nations League.

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