Pagina 3 | Gyokeres, dagli occhi Juve alla maxi clausola: chi è il nuovo bomber d’Europa

Viktor Einar Gyokeres è il nuovo oggetto dei sogni e dei desideri dei grandi club europei. Cognome impronunciabile, questo attaccante svedese di madre ungherese, con doppia cittadinanza, sta brillando con la maglia dello Sporting Lisbona come mai prima nella sua carriera. E se qualcuno lo ha scoperto all’esordio in Champions League, gol d’apertura nel 2-0 contro il Lilla, si è perso tutto quello che ha fatto la scorsa stagione: 29 gol in 33 partite di Primeira Liga e 43 su 50 in tutte le competizioni, vincendo il titolo di capocannoniere e il campionato. Numeri importanti per un giocatore che, però, ha alle spalle anche anni di anonimato. Cresciuto con la maglia rossonera del Brommapojkarna, squadra di Stoccolma che prende il nome dal sobborgo occidentale della capitale, rinomato per il settore giovanile, esordisce in prima squadra nel 2015 a diciassette anni e dopo un po’ di gavetta si mette in mostra con i suoi gol, contribuendo alla promozione del club.

Il percorso di Gyokeres

Nel 2018 lo acquista il Brighton che non lo farà mai esordire in Premier League, mandandolo prima in prestito al St. Pauli e poi allo Swansea: fa bene in Germania e meno in Galles. Dopo tre stagioni lo acquista il Coventry City che milita in Championship, la B inglese, ed è nelle West Midlands che trova continuità, di gioco e di gol. Con gli Sky Blues è stato un crescendo, 3 gol nella prima mezza stagione, 17 e 21 nelle altre due, contribuendo a portare il Coventry City alla finale playoff, persa contro il Luton Town ai calci di rigore. Ma tanto è bastato perché gli scout dello Sporting Lisbona mettessero gli occhi su di lui e gli offrissero un contratto importante, cinque anni con clausola rescissoria fissata a 100 milioni di euro, spendendone 20 per acquistarlo. Di fatto un muro invalicabile per molti club europei, sicuramente per quelli italiani come la Juventus, per esempio, che inizialmente lo aveva messo nel mirino.

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Ruben Amorim, l'oro di Gyokeres

Viktor Gyökeres, 26 anni, ha alle spalle una carriera ‘lenta’ e solo quando ha trovato continuità nello scendere in campo e fiducia da parte degli allenatori ha saputo rendere al massimo. Al Coventry City ha trovato Mark Robins, bandiera del Rotherham Utd, che lo ha messo nelle condizioni migliori per fare bene, risultato? Ventidue gol e dieci assist in campionato, fino alla finale persa. A Lisbona, invece, ha pescato Rúben Amorim, che siede sulla panchina biancoverde dal 2020, con 5 titoli in bacheca, l’ultimo è stato il campionato portoghese proprio grazie alle reti del ragazzo di Stoccolma; attualmente sono 39 in 39 partite. E non è la prima volta, e non sarà l’ultima, che la Primeira Liga riesce a far sbocciare talenti ‘acerbi’: si parla già di Arsenal e Chelsea sulle sue tracce, con offerte al momento di 85 milioni di euro, più basse della clausola rescissoria. In attesa della conferma di quanto di buono fatto vedere fino a ora, perché continuano a essere tanti soldi per un attaccante che al momento ha spopolato solamente nel campionato portoghese.

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La carriera in nazionale

In nazionale ha fatto tutta la trafila delle Under esordendo con quella maggiore nel 2019: amichevole persa a Doha contro la Finlandia. Nelle prime due partite di Nations League ha già segnato 3 reti e in totale sono 9 in 22 presenze: un lampo nel buio di una squadra che ha mancato sia il Mondiale del 2022 che l’Europeo di questa estate. Quando esulta si mette entrambe le mani davanti alla bocca, come se fosse una maschera ha detto qualcuno, quando sembrerebbe che si autocensurasse, come a ricordare che non tutti hanno creduto in lui. E a ben guardare la sua carriera, questo ragazzo ha una grande dote: non ha mollato mai e ha continuato fino a trovare la squadra perfetta per esplodere. Da zero a cento in men che non si dica.

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La carriera in nazionale

In nazionale ha fatto tutta la trafila delle Under esordendo con quella maggiore nel 2019: amichevole persa a Doha contro la Finlandia. Nelle prime due partite di Nations League ha già segnato 3 reti e in totale sono 9 in 22 presenze: un lampo nel buio di una squadra che ha mancato sia il Mondiale del 2022 che l’Europeo di questa estate. Quando esulta si mette entrambe le mani davanti alla bocca, come se fosse una maschera ha detto qualcuno, quando sembrerebbe che si autocensurasse, come a ricordare che non tutti hanno creduto in lui. E a ben guardare la sua carriera, questo ragazzo ha una grande dote: non ha mollato mai e ha continuato fino a trovare la squadra perfetta per esplodere. Da zero a cento in men che non si dica.

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