Da colpo mercato al ritiro: l’incredibile parabola del campione del mondo

Uno dei trasferimenti più incredibili dell'ultima campagna acquisti, ma dopo appena due mesi arriva la clamorosa decisione

Era stato uno dei colpi più clamorosi e sorprendenti dell'ultimo calciomercato della Serie A, ma la sua esperienza in Italia è già arrivata al capolinea. Raphael Varane ha lasciato il Como risolvendo il contratto dopo poco più di un mese dall'inizio del campionato. La squadra di Cesc Fabregas, reduce dalla prima e prestigiosa vittoria contro l'Atalanta, dovrà dunque fare a meno del centrale, con quest'ultimo che ha preso un'altra importante decisione, decisamente più drastica, oltre quella dell'addio al Como.

Varane appende gli scarpini al chiodo

Varane ha deciso di dire addio al calcio. Probabilmente condizionato anche dall'infortunio rimediato alla prima (e unica) gara disputata con i biancoblù, il francese ha meditato sull'appendere gli scarpini al chiodo a soli 31 anni, con la decisione che è ormai ufficiale. In carriera Varane ha vinto praticamente tutto: arrivato giovanissimo al Real Madrid dal Lens, con i blancos ha conquistato 3 LaLiga, 1 Coppa di Spagna, 3 Supercoppe spagnole oltre a 4 Champions League, 3 Supercoppe Uefa e 4 Mondiali per Club.

Dopo la lunga parentesi con le merengues l'esperienza poco fortunata al Manchester United con cui ha comunque conquistato 1 Carabao Cup e 1 FA Cup. Una linghissima lista di trofei a cui si aggiungono i due conquistati con la Francia: il Mondiale del 2018 e la Nations League 2020/21. Una carriera costellata di successi, che si interrompe a soli 31 anni.

Varane si ritira, ma resta al Como: il messaggio

Attraverso i canali social del Como, Varane ha deciso di salutare il calcio: "Si dice che tutte le cose belle debbano finire. Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, ho raccolto un'occasione dopo l'altra e quasi tutte dovevano essere impossibili. Emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno per tutta la vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e un senso di appagamento che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti amiamo. Mi tengo ai più alti standard, voglio uscire di scena forte, non solo aggrappandomi al gioco. Ci vuole una grande dose di coraggio per ascoltare il proprio cuore e il proprio istinto. Desiderio e necessità sono due cose diverse. Sono caduto e mi sono rialzato mille volte, e questa volta è arrivato il momento di fermarmi e di appendere gli scarpini al chiodo, con la mia ultima partita vinta con un trofeo a Wembley".

Il messaggio prosegue, annunciando la permanenza a Como: "Ho amato lottare per me stesso, per i miei club, per il mio Paese, per i miei compagni di squadra e per i tifosi di ogni squadra in cui ho giocato. Dal Lens, al Madrid, al Manchester, fino a giocare per la nostra nazionale. Ho difeso ogni scudetto con tutto me stesso e ho amato ogni minuto del viaggio. Il gioco ai massimi livelli è un'esperienza emozionante. Mette alla prova ogni livello del corpo e della mente. Le emozioni che proviamo non si possono trovare altrove. Come atleti, non siamo mai soddisfatti, non accettiamo mai il successo. È la nostra natura e ciò che ci alimenta. Non ho rimpianti, non cambierei nulla. Ho vinto più di quanto avrei potuto anche solo sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei, sono orgoglioso di essermi attenuto ai miei principi di sincerità e di aver cercato di lasciare il mondo migliore di come l'ho trovato. Spero di aver reso tutti voi orgogliosi. E così, inizia una nuova vita fuori dal campo. Rimarrò a Como. Solo senza usare gli stivali e i parastinchi. Una cosa di cui non vedo l'ora di parlarvi presto. Per ora, ai sostenitori di ogni club in cui ho giocato, ai miei compagni di squadra, agli allenatori e allo staff... dal profondo del mio cuore, grazie per aver reso questo viaggio più speciale di quanto i miei sogni più selvaggi potessero mai prevedere. Grazie, calcio. Con amore, Rapha".

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