Haijdari, ultimi tentativi Toro: cosa si aspetta Vanoli. Spunta Leysen

La rosa è incompleta. Ora non si esclude l'arrivo gratis in 'zona Cairo' di un esubero in prestito. Intanto il Besiktas ha sondato Tameze
Haijdari, ultimi tentativi Toro: cosa si aspetta Vanoli. Spunta Leysen© Marco Canoniero

Bravi, avete fatto bene a non prendervi altri appuntamenti per oggi: ve lo avevamo consigliato già un paio di settimane fa su queste colonne, ma probabilmente non ce n’era neanche tutto questo bisogno. I tifosi del Torino (ma anche i dirigenti delle altre squadre, i procuratori, gli intermediari e i giocatori) ormai conoscono a memoria che cosa significhi la “zona Cairo”, quando si parla di mercato: l’ultimo giorno è un must per il presidente. Spesso e volentieri Cairo ha arroventato il fegato della gente e dei suoi allenatori, tra entrate e uscite last minute. E solo sporadicamente ha sorpreso tutti con un acquisto vero, concludendo un braccio di ferro a pochi minuti dalla chiusura ufficiale delle trattative. E oggi? Anche oggi occorre stare sul chi va là. A rendere ancor più complicato lo scenario, poi, pure la partita che si giocherà alle 18 e 30 a Venezia, poche ore prima della fine del mercato. Non esattamente la situazione migliore per un dt che deve ancora completare la rosa. Continua infatti a mancare un braccetto di sinistra, il sostituto di Rodriguez: complimenti, perché si sapeva da almeno 7, 8 mesi che lo svizzero sarebbe andato via in scadenza. In ogni caso, Vagnati ieri ha trascorso la giornata a mettere in guardia un esercito di agenti. Sia quelli più e meglio in contatto con lui, perché curano gli interessi di giocatori nel mirino del dt, sia altri, decisi a proporre anche “la qualunque”, pur di piazzare in extremis qualche esubero. «Non ho più soldi», ha ripetuto un po’ a tutti il dt. E dire che il saldo del mercato, tra entrate e uscite, oscilla attorno a un +38 milioni. Ma è Cairo a decidere, non Vagnati. Siamo alle solite, insomma.

La situazione di Hajdari

L’Augsburg è scattato in pole per Hajdari (prima scelta di Vagnati da due mesi nel ruolo di braccetto sinistro): ieri ha lubrificato ulteriormente la trattativa con il Lugano, non a caso il difensore mancino non ha giocato in Turchia contro il Besiktas, vittorioso nel ritorno dei playoff di Europa League dopo il pari dell’andata. Oggi i tedeschi sono convinti di riuscire a perfezionare l’operazione con un investimento tra 4 e 5 milioni. Sullo sfondo il Basilea. E il Torino, che aveva già ottenuto il via libera di Hajdari due mesi fa? Stamane Vagnati proverà ancora a chiederlo ai ticinesi quantomeno in prestito oneroso con un obbligo di riscatto, sperando nel contempo che saltino le trattative tra l’Augsburg e il Lugano. L’unico vero colpo di scena sarebbe un improvviso gettito cairota di 4 o 5 milioni: ma dubitiamo. Le parole di Vagnati diffuse ieri a mezzo mondo erano probabilmente sincere, però a priori non si può neppure escludere che la sua sia stata solo una strategia comunicazionale/commerciale, per poi sorprendere tutti oggi con qualche milione in mano. Non si può escludere, certo, ma il rischio che si tratti solo di un’illusione è altissimo, con Cairo. Difatti gli agenti di Carboni (prima alternativa ad Hajdari) ieri sera hanno approfondito le discussioni con il Venezia, anch’esso interessato al braccetto mancino del Monza, seguito pure dalla Fiorentina.

Mengi continua a offrirsi

Un’altra pista per il Torino emersa in queste ultime ore porta a Leysen, classe 2023, difensore mancino di 21 anni, stellina dell’Union Saint-Gilloise e della nazionale belga under 21. Ma costa più di 2 milioni, quasi 3. E forse Vagnati non avrà i soldi necessari neanche per lui. Da vedersi se alla fine il Torino elemosinerà in qualche cantone un prestito gratuito, qualche esubero di altri club: non ci stupiremmo affatto. «Sarebbe meglio se arrivasse un braccetto di sinistra di piede mancino, rispetto a un destro adattato. Se no mi troverò costretto ad adattare qualcuno», diceva ieri Vanoli: messaggio chiaro, chiarissimo per Cairo e Vagnati, anche perché l’unico braccetto di sinistra a disposizione, canonico, è Masina. Vanoli ha già capito da parecchio tempo l’aria che tira nel Torino Fc: metodi e sistemi del cairismo, giravolte presidenziali, promesse non mantenute, ritardi, inversioni a u, alibi... Mentre, tanto per fare un esempio, gli agenti di Mengi, inglese di 22 anni, stanno proponendo il giocatore a Vagnati da giorni, per sperare di convincerlo a prenderlo lo stesso nonostante non sia un braccetto mancino, ma un marcatore di piede destro. La sua virtù migliore in questo scenario? Il fatto che il Luton, retrocesso nella Serie B inglese, voglia disfarsene quantomeno in prestito con diritto, per abbassare il monte ingaggi...Il giovane difensore Dellavalle è andato a Modena in prestito con diritto e controdiritto, per farsi le ossa giocando, mentre Horvath è stato ceduto all’Ujpest per un milione. Per Tameze, infine, sondaggi anche dei turchi del Besiktas, dopo quelli di Parma, Lazio e Paok (piste aperte anche in Arabia, dove, come in Turchia, il mercato continuerà a restare aperto). Vanoli sarebbe contento se restasse: «È un giocatore molto duttile che ricopre più ruoli».

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