Perché Chiesa al Liverpool farà bene anche alla Nazionale

Nella Premier League l'azzurro ha una ghiotta occasione di rilancio ai massimi livelli, dopo l'ultima stagione in chiaroscuro. La concorrenza di Luis Diaz, Gapko e Salah è agguerrita quanto stimolante, ma Federico saprà raccogliere la sfida

Federico Chiesa al Liverpool può cogliere una ghiotta occasione di rilancio ai massimi livelli, dopo l'ultima stagione in chiaroscuro durante la quale l'attaccante ha risentito non soltanto della crisi di gioco juventina, ma anche dell'onda lunga del grave infortunio patito a Roma il 9 gennaio 2022, che aveva costretto l'azzurro a dieci mesi di forzata inattività e a un laborioso ritorno all'attività agonistica. L'arrivo del campione d'Europa 2021 in Premier può rivelarsi un'ottima notizia anche per la Nazionale, più che mai bisognosa di ritrovare uno dei mattatori dell'Italia di Mancini trionfatrice a Wembley. Nei Reds di Slot, Chiesa dovrà fronteggiare la concorrenza tanto agguerrita quanto stimolante di Luis Diaz e Gapko, titolari della fascia sinistra; a destra imperversa Momo Salah, autentico totem di Anfield per l'ottava stagione consecutiva (sinora 349 presenze, 211 gol fra campionato e coppe).

Slot e Spalletti contano su Chiesa

La spettacolare batteria offensiva del Liverpool è completata da Nunez, Djogo Jota e Szoboszlai. Il Liverpool è partito a razzo in campionato: 2-0 in casa al Brentford (Diaz e Salah); 2-0 all'Ipswich in trasferta (Diogo Jota e Salah), è inserito nella prima fascia del sorteggio Champions con City, Real, INter, Bayern, Borussia Dormund, Lipsia, Psg e Barcellona. Come dire che per Chiesa si annuncia una stagione davvero intrigante. L'entusiasmo manifestato nell'affrontare la nuova esperienza, professionale e di vita, si rivelerà corroborante per vincere la sfida che, prima di tutto, Federico ha lanciato a se stesso. Slot ci conta. E anche Spalletti.

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