Per Radonjic ora si muove l’Alaves: fuori rosa. Ciammaglichella, tre proposte

Il fantasista serbo vanta diversi estimatori nella Liga. Il giovane gioiellino granata adesso si trova di fronte a un bivio
Per Radonjic ora si muove l’Alaves: fuori rosa. Ciammaglichella, tre proposte© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Rieccolo. Nemanja Radonjic tornerà al centro della scena e delle cronache nelle prossime ore. Lavori in corso per trovare una destinazione al fantasista serbo, che per settimane ha atteso il ricongiungimento alla propria squadra del cuore. Quella Stella Rossa a cui si era promesso nel mese di luglio, ma da Belgrado non sono riusciti a mettere insieme un tesoretto in grado di sostenere l’operazione e l’ingaggio dell’ex ormai numero 10 granata. E così - salvo clamorosi colpi scena dalla Serbia - Rado deve iniziare a guardarsi intorno. E così prende quota il ritorno in Spagna, dove ha militato nell’ultima parte della scorsa stagione.

Radonjic, diversi estimatori in Liga

L’esperienza col Maiorca in realtà non è stata indimenticabile, tuttavia Radonjic vanta diversi estimatori nella Liga. In particolare in terra basca, dove il Deportivo Alaves ha allacciato i contatti negli ultimi giorni. Previsti dialoghi diretti nella giornata di oggi per capire la fattibilità dell’operazione col Toro, che vuole cederlo a titolo definitivo e si accontenterebbe di un indennizzo minimo. Magari strappando una percentuale sulla futura vendita. Della serie: se farà bene, a quel punto il club di Cairo potrebbe ricavarci in futuro un altro piccolo gruzzoletto. Sullo sfondo le sirene dei club arabi e turchi, per i quali i tempi a disposizione sono più ampi. Tradotto: non c’è fretta e loro possono chiudere pure dopo il 30 agosto. Prima c’è da capire se il corteggiamento dell’Alaves potrà andare a segno. In calo le chance di rivederlo in Italia: Empoli e Lecce, infatti, hanno virato su altri obiettivi. I toscani vogliono l’ex Toro Brekalo (Fiorentina), mentre i giallorossi hanno preso Rebic.

Ciammaglichella, tre proposte in B e una dal Belgio

Batte sempre più forte il cuore Toro di Aaron Ciammaglichella. Domenica grazie a Vanoli il gioiellino granata ha coronato il sogno di debuttare in Serie A con la maglia della propria squadra del cuore. Il minuto finale contro l’Atalanta rimarrà per sempre nel cuore del talento classe 2005, che era entrato nel vivaio del Torino all’età di 4 anni e mezzo. Quando si dice fare tutta la trafila nelle giovanili: Ciamma ci è riuscito davvero. Adesso però si trova di fronte a un bivio: andare a giocare in prestito o restare alla corte di Vanoli. Dopo anni in cui Juric lo riempiva di compimenti senza mai dargli mezza chance, sono bastati 10 giorni di allenamenti (è stato via mezza estate tra Europeo Under 19 con la Nazionale e il torneo “Mamma e papà Cairo” da giocare con la Primavera) per rubare l’occhio all’ex allenatore del Venezia, che l’ha premiato prima portandolo in panchina a San Siro col Milan, per poi farlo esordire contro la Dea.

Vanoli lo stima

Il feeling è scattato subito e Vanoli potrebbe continuare a puntarci. Per questo non va sbagliata la scelta: restare o andare in prestito? Le tante offerte ricevute fanno propendere per la seconda strada. Più verso l’estero che la B italiana, dove il Modena si è aggiunto a Juve Stabia e Catanzaro. Fuori dai confini nazionali sono arrivate chiamate da Spagna (Mirandes ha però chiesto un supporto al Toro sull’ingaggio), Olanda (dopo il no granata al Feyenoord che avrebbe voluto acquistarlo si è fatto avanti il Den Bosch, ma prima deve liberare spazio in rosa completando una cessione) e allora occhio alle sirene provenienti dal Belgio, da dove in giornata potrebbe arrivare una proposta ufficiale. Per Ciamma il futuro è adesso. Il Torino, se dovesse prestarlo, non vorrebbe comunque perdere il controllo del cartellino.

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