Koopmeiners-Juve, apertura Dea: la data per le visite. Sancho, cosa serve

Le parole dell'ad Percassi suonano come una conferma sulle fasi finali della trattativa per l'olandese, più vicino che mai ad essere un nuovo giocatore della Vecchia Signora

TORINO - Uno dei grandi meriti di Thiago Motta, in questa fase iniziale della sua avventura professionale in bianconero, è dimostrare che si può giocare a calcio anche senza Teun Koopmeiners in rosa. Poi se (anzi: quando) avrà a disposizione il centrocampista olandese ecco, da quel momento comincerà a lavorare suL suo inserimento tattico e sulla sua gestione. Fino ad allora è inutile lambiccarsi il cervello, tanto più che c’è già un sacco di gente che lo fa per conto suo, peraltro a gara su primogeniture piuttosto stucchevoli. Motta allena e aspetta, anche perché in conseguenza dei recenti arrivi ha ottenuto adeguate conferme circa l’affidabilità delle strategie di mercato. Quella per il centrocampista olandese è ormai definita da tempo e, considerata l’impossibilità di abbassare le richieste dell’Atalanta, già da qualche tempo i dirigenti bianconeri hanno praticamente pareggiato la richiesta di 60 milioni per il cartellino tra parti fisse e bonus vari, inclinando così il piano della trattativa verso una conclusione che era scritta.

Percassi su Koopmeiners

Ieri, a margine della gara contro il Torino, lo stesso ad bergamasco Luca Percassi ha modificati i toni della comunicazione sull’argomento, soprattutto passando all’uso dei verbi all’imperfetto: "Koopmeiners? L’obiettivo di tutta la società era quello di trattenere tutti i giocatori protagonisti della scorsa stagione. Questa estate siamo costretti a gestire delle situazioni inaspettate che ci dispiacciono molto. Vedremo poi nei prossimi giorni, sicuramente qualunque decisione verrà presa per il bene della società". Che ora, dopo aver “tenuto il punto” anche per i riflessi mediatici sulla piazza, è quello di vendere bene un giocatore che da tempo ha deciso di cambiare club e che non ha cambiato idea nonostante le pressioni di tecnico e club. Quanto al “bene” economico, sfidiamo chiunque a sostenere che 60 milioni non siano una cifra congrua per un centrocampista pur bravo come l’olandese.

Alla fine, insomma, saranno tutti soddisfatti e presto ci si scorderà che la trattativa è andata per le lunghe, magari fino a martedì, quando Teun potrebbe presentarsi al JMedical per le visite. Si chiuderà, così, una vicenda di mercato che sotto traccia va avanti da mesi e che lo stesso Koopmeiners aveva esplicitato da marzo in una intervista ai media olandesi, senza che questo abbia poi minimamente condizionato il suo impegno e la sua efficacia in campo, come ha dimostrato il suo contributo nella storica stagione dell’Atalanta.

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Sancho e la Juve: il punto

L’altro fronte del mercato bianconero porta verso la Premier League dove Jadon Sancho è pronto a salutare un’altra volta il Manchester United, in cui continua a non esserci possibilità di feeling con Erik Ten Hag, il tecnico che non lo ha convocato nelle prime due partite. Con il club inglese non ci sono soverchi problemi per l’accordo sul prestito, ma gli inglesi non sembrano più intenzionati a contribuire all’ingaggio dell’esterno come hanno invece fatto nella scorsa stagione quando ha giocato con il Dortmund. L’attaccante inglese, infatti, percepisce circa 10 milioni netti tra fisso e bonus: troppi per la Juve che sta cercando di convincere il club inglese a contribuire all’ingaggio e lo stesso giocatore ad accettare formule meno onerose e sempre che non la spunti la concorrenza di qualche club inglese, come il Chelsea.

Juve, Chiesa e il Barcellona

Il tutto, poi, subordinato al fatto che Federico Chiesa trovi l’accordo con un altro club, con il Barcellona in vantaggio su altri spifferi inglesi. Lo “slot” lasciato libero dall’esterno azzurro, verrebbe così riempito dal suo collega inglese che aveva sbagliato uno dei rigori decisivi nella trionfale finale dell’Europeo 2021 in cui proprio Chiesa fu protagonista. Destini ribaltati dal mercato. 

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TORINO - Uno dei grandi meriti di Thiago Motta, in questa fase iniziale della sua avventura professionale in bianconero, è dimostrare che si può giocare a calcio anche senza Teun Koopmeiners in rosa. Poi se (anzi: quando) avrà a disposizione il centrocampista olandese ecco, da quel momento comincerà a lavorare suL suo inserimento tattico e sulla sua gestione. Fino ad allora è inutile lambiccarsi il cervello, tanto più che c’è già un sacco di gente che lo fa per conto suo, peraltro a gara su primogeniture piuttosto stucchevoli. Motta allena e aspetta, anche perché in conseguenza dei recenti arrivi ha ottenuto adeguate conferme circa l’affidabilità delle strategie di mercato. Quella per il centrocampista olandese è ormai definita da tempo e, considerata l’impossibilità di abbassare le richieste dell’Atalanta, già da qualche tempo i dirigenti bianconeri hanno praticamente pareggiato la richiesta di 60 milioni per il cartellino tra parti fisse e bonus vari, inclinando così il piano della trattativa verso una conclusione che era scritta.

Percassi su Koopmeiners

Ieri, a margine della gara contro il Torino, lo stesso ad bergamasco Luca Percassi ha modificati i toni della comunicazione sull’argomento, soprattutto passando all’uso dei verbi all’imperfetto: "Koopmeiners? L’obiettivo di tutta la società era quello di trattenere tutti i giocatori protagonisti della scorsa stagione. Questa estate siamo costretti a gestire delle situazioni inaspettate che ci dispiacciono molto. Vedremo poi nei prossimi giorni, sicuramente qualunque decisione verrà presa per il bene della società". Che ora, dopo aver “tenuto il punto” anche per i riflessi mediatici sulla piazza, è quello di vendere bene un giocatore che da tempo ha deciso di cambiare club e che non ha cambiato idea nonostante le pressioni di tecnico e club. Quanto al “bene” economico, sfidiamo chiunque a sostenere che 60 milioni non siano una cifra congrua per un centrocampista pur bravo come l’olandese.

Alla fine, insomma, saranno tutti soddisfatti e presto ci si scorderà che la trattativa è andata per le lunghe, magari fino a martedì, quando Teun potrebbe presentarsi al JMedical per le visite. Si chiuderà, così, una vicenda di mercato che sotto traccia va avanti da mesi e che lo stesso Koopmeiners aveva esplicitato da marzo in una intervista ai media olandesi, senza che questo abbia poi minimamente condizionato il suo impegno e la sua efficacia in campo, come ha dimostrato il suo contributo nella storica stagione dell’Atalanta.

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