Koopmeiners, Samardzic, Nico Gonzalez e i rapporti tra Juve e Atalanta

Un mercato sempre più interconnesso tra i due club, affari chiusi e ancora da chiudere il cui esito a lieto fine è solo questione di tempo

TORINO - Sarà interessante, soprattutto in prospettiva, verificare se questa intensa estate di mercato e di reciprochi intrighi lascerà oliati o, all’opposto, tesi i rapporti tra Juventus e Atalanta. Che, nonostante una solida tradizione positiva e collaborativa, hanno conosciuto qualche tensione anche in passato (famosa la cessione di Donadoni al Milan, per esempio) salvo poi tornare solidi e utili per entrambi i club.

E anche stavolta, alla fine, la sensazione è che tornerà il sereno, pagato peraltro al prezzo di 60 milioni: la cifra che l’Atalanta giudica congrua per sanare appunto il disturbo innescato dalla caccia bianconera a Teun Koopmeiners. Ovviamente dentro ci sta anche (e soprattutto, altrettanto ovviamente) il cartellino dell’olandese, ma un poco della cifra va considerata appunto politica per sanare il presente e, chissà, oliare il futuro visto che a Bergamo c’è sempre in vetrina mercanzia interessante assai.

Atalanta, un big chiede di non essere convocato. E non è Koop

Juve, la priorità è Koopmeiners

Ma adesso la priorità è quella di portare a Torino il tanto agognato Koopmeiners il cui arrivo a questo punto slitterà ai primi giorni di questa settimana, probabilmente dopo i due posticipi di domani che vederanno impegnata la Juve in casa contro il Como e l’Atalanta a Lecce. Perché è logico che alla Continassa si siano rassegnati ad affrontare l’esordio allo Stadium senza la possibilità almeno di presentare, se non di schierare, il gioiello del calciomercato, simbolo plastico del nuovo ciclo tecnico firmato da Cristiano Giuntoli dietro la scrivania a e da Thiago Motta in panchina.

Per la trasferta di Verona, però, l’arruolamento di Koop resta la priorità assoluta e per questo si guarda con grande interesse alle mosse di mercato dell’Atalanta che prima di concedere il via libera all’olandese (che peraltro non parteciperà neanche alla trasferta di Lecce dopo quella, ben più mediaticamente pesante, della Supercoppa Europea a Varsavia) vuole avere in casa il sostituto e anche in questo caso le tessere del puzzle di mercato si stanno sistemando: dopo il blitz per Brescianini, infatti, i dirigenti nerazzurri hanno deciso di abbandonare la pista O’Riley (il Celtic non ha mai abbassato la richiesta di 30 milioni) per fiondarsi su Lazar Samardzic, un affare che si chiuderà per 20 milioni più bonus e che è praticamente solo da annunciare, come conferma la circostanza della mancata convocazione da parte dell’Udinese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, continua la caccia a Nico Gonzalez

Già questa mattina, il centrocampista serbo dovrebbe sostenere le visite mediche per l’Atalanta. Curiosamente, ma chissà se è solo un caso considerando i rapporti da ricucire di cui sopra, Samardzic è stato a lungo e concretamente un obbiettivo della “nuova” Juventus ed è interessante rilevare come in questo caso non vi sia stata alcuna azione di disturbo da parte bianconera, anzi... Così come l’Atalanta sembra sempre più disinteressata a Nico Gonzalez, l’altro obiettivo che la Juventus sta seguendo da tempo e che spera di annunciare, anche lui nei primi giorni della settimana entrante. Pure l’esterno offensivo è ormai in uscita dalla viola, come ha confermato anche in questo caso la mancata convocazione per la trasferta di Parma. La sua situazione è ancora più definita rispetto a quella di Koopmeiners perché la Fiorentina ha già preso il sostituto - Gudmundsson dal Genoa - e aveva già un accordo con la Juventus che sborserà un totale di 30 milioni tra prestito oneroso e diritto di riscatto.

Anche con l’argentino è già tutto cucinato: con un quinquennale di 3,5 milioni a stagione che lo renderà uno dei protagonisti del nuovo ciclo bianconero. In questo caso, considerati i tempi già più avanzati, la speranza dei dirigenti bianconeri di poter avere Nico almeno in tribuna lunedì sera non è del tutto campata in aria. Anche in questo caso sarà interessante verificare se non vi saranno altre azioni di disturbo o se, soprattutto, Rocco Commisso non vorrà mettersi di traverso per bloccare il trasferimento. Qualche segnale in tal senso era arrivato dagli Usa nei giorni scorsi, ma poi l’ostracismo sembrava superato dal lavoro di della diplomazia e dall’arrivo di Gudmundsson. Palladino, quando gli hanno chiesto se considerasse Nico ancora un suo giocatore, se l’è cavata con eloquente diplomazia: "Il mercato è ancora aperto, non mi espongo. Deciderà la società". L’attesa, in ogni caso, è destinata a finire presto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Sarà interessante, soprattutto in prospettiva, verificare se questa intensa estate di mercato e di reciprochi intrighi lascerà oliati o, all’opposto, tesi i rapporti tra Juventus e Atalanta. Che, nonostante una solida tradizione positiva e collaborativa, hanno conosciuto qualche tensione anche in passato (famosa la cessione di Donadoni al Milan, per esempio) salvo poi tornare solidi e utili per entrambi i club.

E anche stavolta, alla fine, la sensazione è che tornerà il sereno, pagato peraltro al prezzo di 60 milioni: la cifra che l’Atalanta giudica congrua per sanare appunto il disturbo innescato dalla caccia bianconera a Teun Koopmeiners. Ovviamente dentro ci sta anche (e soprattutto, altrettanto ovviamente) il cartellino dell’olandese, ma un poco della cifra va considerata appunto politica per sanare il presente e, chissà, oliare il futuro visto che a Bergamo c’è sempre in vetrina mercanzia interessante assai.

Atalanta, un big chiede di non essere convocato. E non è Koop

Juve, la priorità è Koopmeiners

Ma adesso la priorità è quella di portare a Torino il tanto agognato Koopmeiners il cui arrivo a questo punto slitterà ai primi giorni di questa settimana, probabilmente dopo i due posticipi di domani che vederanno impegnata la Juve in casa contro il Como e l’Atalanta a Lecce. Perché è logico che alla Continassa si siano rassegnati ad affrontare l’esordio allo Stadium senza la possibilità almeno di presentare, se non di schierare, il gioiello del calciomercato, simbolo plastico del nuovo ciclo tecnico firmato da Cristiano Giuntoli dietro la scrivania a e da Thiago Motta in panchina.

Per la trasferta di Verona, però, l’arruolamento di Koop resta la priorità assoluta e per questo si guarda con grande interesse alle mosse di mercato dell’Atalanta che prima di concedere il via libera all’olandese (che peraltro non parteciperà neanche alla trasferta di Lecce dopo quella, ben più mediaticamente pesante, della Supercoppa Europea a Varsavia) vuole avere in casa il sostituto e anche in questo caso le tessere del puzzle di mercato si stanno sistemando: dopo il blitz per Brescianini, infatti, i dirigenti nerazzurri hanno deciso di abbandonare la pista O’Riley (il Celtic non ha mai abbassato la richiesta di 30 milioni) per fiondarsi su Lazar Samardzic, un affare che si chiuderà per 20 milioni più bonus e che è praticamente solo da annunciare, come conferma la circostanza della mancata convocazione da parte dell’Udinese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Koopmeiners, Samardzic, Nico Gonzalez e i rapporti tra Juve e Atalanta
2
Juve, continua la caccia a Nico Gonzalez