Toro, difensore cercasi. Vagnati ora tratta Hranac: almeno 7 milioni

Mercato granata: è stato offerto Mepham, riserva, in scadenza nel 2025 con il Bournemouth

Teniamoci pronti, meglio prendere già la rincorsa in vista degli ultimi giorni di agosto. Avanti così, e dopo 19 anni di reggenza Cairo quest’anno potrebbe anche battere il proprio record personale di giocatori ceduti o ingaggiati al traguardo del mercato. Poi, certo, non è solo questione di quantità, ma anche o soprattutto di qualità. Ma non stiamo troppo a sottilizzare, la storia si ripete, lo dicevano già gli antichi e quindi figuriamoci se dobbiamo stupirci sotto il cielo di Torino. Anche se, a ben pensarci, anche le pietre sapevano già almeno 6 mesi fa che il club granata avrebbe dovuto affrontare una rivoluzione in estate, sul fronte difensivo. E in panchina: già a gennaio su queste colonne davamo conto dell’interesse di Vagnati per Vanoli. E già dall’autunno si era compreso che non sarebbe maturato un rinnovo contrattuale per Juric, a meno di colpi di scena. Parimenti, già dallo scorso agosto (con Buongiorno ceduto virtualmente all’Atalanta, ma alla fine rimasto per sua volontà) si era facilmente compreso che Alessandro sarebbe stato comunque destinato a partire, con un annetto di ritardo: a fine 2023 si parlava già dell’Inter, del Milan e della Juventus, con il Napoli a inseguire.
Nel mentre, Rodriguez aveva rispedito al mittente le proposte di rinnovo avanzate dal club granata, con un taglio dello stipendio del 50 per cento, grossomodo. E i ripetuti problemi fisici di Djidji, pure lui in scadenza e a lungo rimasto a guardare dalla tribuna sia nella prima fase della stagione sia una volta approdati nel 2024, rappresentavano anch’essi una sentenza anticipata. Per non parlare poi della fascia sinistra, con Lazaro e Vojvoda in ambasce rispetto al processo di crescita di Bellanova sull’altro versante: che al Toro servisse uno stantuffo mancino era un dato di fatto acclarato dal neolitico.

Mercato Toro: ecco Robin Hranac

In un mese e mezzo, cioè da quando si è aperto il mercato, il Torino è riuscito a ingaggiare Coco, lì dietro: ed è già qualcosa, anche perché il ragazzo sta pure facendo benino. Se poi si pensa che sono anche arrivati Adams (una benedizione, per l’attacco: ed è detto davvero senza alcuna ironia, anzi) e pure un viceportiere, Paleari, si può parlare persino di trionfo, visto che mancano ancora ben 2 giorni a Ferragosto.
Va detto che Vagnati fa anche quel che può, visto il ridotto budget a disposizione per tutto il mercato. Altro giro, altra corsa: adesso il dt è saltato su Hranac. Sondaggi e prime trattative. La notizia si sta irradiando da un paio di giorni sul palcoscenico mediatico ceco. Robin Hranac ha 24 anni, è un difensore centrale alto un metro e 90, gioca nel Viktoria Plzen con cui ha un contratto sino al 2027 e da marzo è anche diventato un nazionale: subito 6 presenze, con la soddisfazione di aver preso parte all’Europeo. È in chiara ascesa, nella scorsa stagione ha fatto il botto: 52 presenze complessive tra campionato, Coppa nazionale e Conference League, in aggiunta ai gettoni con la Cechia. Ha qualità, indubbiamente: e in una difesa a 3 può giocare sia da centrale sia da braccetto di destra. Costa circa 7 milioni, secondo valutazioni realistiche. Vedremo, capiremo: siamo all’inizio dei contatti, bisogna comprendere se la pista si rivelerà un vicolo cieco o al contrario una svolta.
Anche perché intanto non si sblocca la questione Becao, 28 anni, ex Udinese, dal 2023 al Fenerbahce: i turchi chiedono troppo per Vagnati, quasi 10 milioni. Daniliuc, 23 anni, messo sul mercato dalla Salernitana, non convince molto, ovviamente: sa di riserva, e Vagnati vorrebbe annusare dei titolari (cioè quel che serve davvero al Torino, sennò è inutile parlare di qualità e di asticelle da alzare). Anche Van Den Bosch, 21 anni, belga dell’Anversa, resta sullo sfondo. Altro nome nuovo di queste ultime ore: Chris Mepham, 26 anni, un metro e 90 come Hranac, in scadenza nel 2025 con il Bournemouth. È un esubero facilmente aggredibile sul mercato. È stato offerto al Torino, dopo i no grazie dell’Anderlecht e dell’Ipswich. Nella scorsa stagione ha raccolto solo 13 presenze tra Premier e Coppe, la maggior parte delle quali entrando a gara in corsa. E i mesi di aprile e maggio li ha trascorsi da infortunato. Che Vagnati non si sia scaldato davanti alla proposta è il minimo sindacale. Però Mepham costa solo due lire, adesso: e allora ci sta che lo propongano al Torino, di questi tempi.

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