Chiesa, cambia tutto? Si lavora per ricucire anche se la Juve al momento…

Papà Enrico fa da collante tra il figlio e la società. Il Besiktas conferma l’interesse, resistono inoltre le candidature di Galeno, Conceicao e Sancho

TORINO - No, non è una Juventus tutta casa e Chiesa. Perché l'amichevole contro l'Atletico Madrid si gioca oggi: non allo Stadium, bensì a Goteborg. E non prevede, come da copione estivo, la presenza di Federico. La linea della società, infatti, non è ancora cambiata: il giocatore resta sul mercato. Si allena regolarmente con il gruppo, ma in partita non c'è spazio per il nazionale azzurro. La posizione del club resta limpida: Chiesa in questo momento non fa parte del progetto. Per ragioni di natura tecnica, sì, ma in linea generale per una condotta durante le trattative per il rinnovo del contratto (in scadenza a giugno 2025) che alla Juventus non è piaciuta. Così nasce la rottura, sancita quando Thiago Motta ha fatto presente a Cristiano Giuntoli di non ritenere l'esterno un profilo ideale per il suo gioco. A Pescara non c'era, a Goteborg non si vedrà. Nonostante il conciliatorio post su Instagram del giocatore, nonostante soprattutto la volontà di Chiesa di restare.

Giuntoli a caccia di un esterno

Dichiarata già in tempi non sospetti, per esempio dopo la finale di Coppa Italia: "Del contratto parleremo, io voglio restare in questa grande società, voglio riportare la Juve dove merita". Oggi, invece, c'è uno strappo da ricucire. Ago e filo sono in mano a papà Enrico, che sta facendo da collante fra la società e il figlio. Dovrà compiere un lavoro certosino, perché la postura della Juventus è rigida. E per porre rimedio a mesi di incomprensioni sul tema contratto ci vorrà una maestosa opera sartoriale. Nel frattempo il Besiktas, per voce del vice presidente, ha confermato l’interesse per Chiesa, nonostante i costi elevati tra cartellino (15 milioni) e ingaggio (secondo i media turchi il giocatore avrebbe chiesto 9 milioni di euro netti a stagione). Giuntoli, dal canto suo, si sta muovendo come se Chiesa non fosse un giocatore bianconero. Adoperandosi in chiave mercato per individuare elementi che possano soddisfare le esigenze di Thiago Motta. Oltre al discorso legato a Nico Gonzalez della Fiorentina, infatti, la Juventus sta lavorando su un esterno offensivo di alto livello.

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Sancho resta in orbita Juve

A prescindere dall’età e dalla formula con la quale poterlo prelevare. Jadon Sancho, che ieri ha sbagliato un rigore in Community Shields, non è mai uscito dall’orbita bianconera: per il Manchester United, visti i rapporti non idilliaci (anche se ufficialmente ricuciti) fra l’inglese e il tecnico Ten Hag, è sul mercato da tempo. Concorrenza folta per l’ex Borussia Dortmund, che i Red Devils per ora vorrebbero cedere soltanto a titolo definitivo, mentre Giuntoli predilige imboccare la strada del prestito. Non solo Sancho, però, è presente nella lista dei profili sondati dalla Juventus. C’è pure Francisco Conceicao: 8 reti e 8 assist nell’ultima stagione al Porto, si è destreggiato molto bene anche agli Europei col Portogallo. Piace a Thiago Motta, come l’altro eesterno offensivo del Porto, Galeno e, trattandosi di un classe 2002, sarebbe un identikit perfetto da valorizzare anche in prospettiva. Diversa, invece, diventerebbe la prospettiva di puntare su Raheem Sterling: 30 anni a dicembre, stipendio mostruoso pagato dal Chelsea (9,3 milioni di sterline a stagione), che però non lo ritiene più centrale nel progetto.

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TORINO - No, non è una Juventus tutta casa e Chiesa. Perché l'amichevole contro l'Atletico Madrid si gioca oggi: non allo Stadium, bensì a Goteborg. E non prevede, come da copione estivo, la presenza di Federico. La linea della società, infatti, non è ancora cambiata: il giocatore resta sul mercato. Si allena regolarmente con il gruppo, ma in partita non c'è spazio per il nazionale azzurro. La posizione del club resta limpida: Chiesa in questo momento non fa parte del progetto. Per ragioni di natura tecnica, sì, ma in linea generale per una condotta durante le trattative per il rinnovo del contratto (in scadenza a giugno 2025) che alla Juventus non è piaciuta. Così nasce la rottura, sancita quando Thiago Motta ha fatto presente a Cristiano Giuntoli di non ritenere l'esterno un profilo ideale per il suo gioco. A Pescara non c'era, a Goteborg non si vedrà. Nonostante il conciliatorio post su Instagram del giocatore, nonostante soprattutto la volontà di Chiesa di restare.

Giuntoli a caccia di un esterno

Dichiarata già in tempi non sospetti, per esempio dopo la finale di Coppa Italia: "Del contratto parleremo, io voglio restare in questa grande società, voglio riportare la Juve dove merita". Oggi, invece, c'è uno strappo da ricucire. Ago e filo sono in mano a papà Enrico, che sta facendo da collante fra la società e il figlio. Dovrà compiere un lavoro certosino, perché la postura della Juventus è rigida. E per porre rimedio a mesi di incomprensioni sul tema contratto ci vorrà una maestosa opera sartoriale. Nel frattempo il Besiktas, per voce del vice presidente, ha confermato l’interesse per Chiesa, nonostante i costi elevati tra cartellino (15 milioni) e ingaggio (secondo i media turchi il giocatore avrebbe chiesto 9 milioni di euro netti a stagione). Giuntoli, dal canto suo, si sta muovendo come se Chiesa non fosse un giocatore bianconero. Adoperandosi in chiave mercato per individuare elementi che possano soddisfare le esigenze di Thiago Motta. Oltre al discorso legato a Nico Gonzalez della Fiorentina, infatti, la Juventus sta lavorando su un esterno offensivo di alto livello.

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