Pagina 2 | Koopmeiners, stallo rovente: da quanto parte la Juve. La Dea si prepara

Kin Hubbard, umorista e disegnatore statunitense, vissuto a cavallo tra 1800 e 1900, disse: “Quando qualcuno ti dice che non è per i soldi ma per il principio, è per i soldi”. E se a distanza di oltre un secolo dovessimo dare ancora una volta ragione a lui, quando tra qualche giorno ci troveremo a raccontare il finale della telenovela Koopmeiners-Atalanta-Juventus? Ma va fatta subito una premessa chiara come il sole, a prescindere dal colore della maglia che l’olandese indosserà nella stagione ormai alle porte. Qui non ci sono i bravi da una parte e i cattivi dall’altra, perché il mondo del pallone, a questi livelli, è soprattutto un affare. E quindi la retorica è meglio lasciarla in panchina. Certo è che alcune situazioni di contorno all’operazione che potrebbe portare Mister Koop a Torino fanno riflettere e in diversa misura hanno contribuito a questa fase di stallo che, come spiega la stessa legge della fisica, non può durare a lungo, altrimenti la situazione diventa pericolosa...

Operazione Koop: il riassunto

Tra le peculiarità dell’operazione Koopmeiners ne elenchiamo alcune: 1) la Juventus che ha fatto trapelare, da lungo tempo, il proprio gradimento-interesse per l’incursore; 2) l’olandese che si è sentito tutelato dall’impegno orobico della scorsa estate per cui avrebbe potuto cambiare maglia un anno dopo a fronte di una proposta congrua; 3) l’Atalanta che in assenza di una offerta diretta fa prima sapere che la cessione della mezzala non è in programma e poi non apre il tavolo delle trattative su richiesta bianconera nonostante sia evidente che il ragazzo voglia cambiare, come peraltro ha fatto sapere l’agente del calciatore presente a Bergamo in queste giornate; 4) Gasperini che decide senza avvisare la Dea di rilasciare una intervista a L’Eco di Bergamo in cui spiega come Koopmeiners sia diventato un problema in quanto il ragazzo ha deciso di non allenarsi più!; 5) il centrocampista per giustificare la sua assenza dalle sedute presenta un certificato medico (pare di una settimana per stress). Un piccolo riassunto in grado di tracciare il perimetro di questo triangolo che vede come vertici l’Atalanta, la Juventus e Koopmeiners.

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Koopmeiners, il triangolo no

Triangolo che, come cantava Renato Zero alcune decine di anni fa, non era stato considerato... Sta di fatto che ora la questione non è calda ma rovente e Gasperini, uomo di calcio più di tutti, non fosse per ciò che racconta la sua carta d’identità e la lunga frequentazione negli spogliatoi, ha capito che era giunto il momento di sbrogliare una matassa che si stava ingarbugliando sempre di più. Certo è che la tegola del grave infortunio a Scamacca ha reso lo scenario ancora più complicato, rendendo gli animi meno sereni. Ma ora tutti i protagonisti di questa vicenda devono ritrovare i nervi saldi per scegliere la soluzione migliore. Compresa l’Atalanta, costretta a confrontarsi con una situazione completamente modificata rispetto a una settimana fa: ora uno dei suoi giocatori top, Koopmeiners, non si sente più immerso nel progetto atalantino ed è invece smanioso di abbracciare quello juventino.

Atalanta, sempre O’Riley

Non un particolare trascurabile, così come il fatto che la Juventus partirà di fatto da una offerta di 45 milioni più bonus. Vero, non sono i 60 milioni che per la Dea rappresentano il valore di Koop ma con un po’ di volontà ci si può incontrare, Ecco, torniamo al concetto di volontà che è in parte imparentato con quello dei princìpi di Mister Kin Hubbard. Infatti rieccoci a parlare di soldi. Di quanto è disposta a pagare, al massimo la Juventus, e di quanto l’Atalanta vuole come minimo per perdere i servizi del proprio tuttocampista e reinvestirli sul suo sostituto. Non a caso sono stati riattivati i contatti con il Celtic per verificare la possibilità di chiudere per il fantasista O’Riley. Il calciatore di passaporto danese è valutato oltre 25 milioni dagli scozzesi che hanno aperto la trattativa ma non sono disposti a seguire il ritmo imposto dalla Dea che dopo un paio di tentativi ha superato di poco la proposta di 20 milioni. Il ragazzo piace al club e a Gasperini. Non è poco. Questa potrebbe essere la fine. Per i princìpi, invece, meglio passare...

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Koopmeiners, il triangolo no

Triangolo che, come cantava Renato Zero alcune decine di anni fa, non era stato considerato... Sta di fatto che ora la questione non è calda ma rovente e Gasperini, uomo di calcio più di tutti, non fosse per ciò che racconta la sua carta d’identità e la lunga frequentazione negli spogliatoi, ha capito che era giunto il momento di sbrogliare una matassa che si stava ingarbugliando sempre di più. Certo è che la tegola del grave infortunio a Scamacca ha reso lo scenario ancora più complicato, rendendo gli animi meno sereni. Ma ora tutti i protagonisti di questa vicenda devono ritrovare i nervi saldi per scegliere la soluzione migliore. Compresa l’Atalanta, costretta a confrontarsi con una situazione completamente modificata rispetto a una settimana fa: ora uno dei suoi giocatori top, Koopmeiners, non si sente più immerso nel progetto atalantino ed è invece smanioso di abbracciare quello juventino.

Atalanta, sempre O’Riley

Non un particolare trascurabile, così come il fatto che la Juventus partirà di fatto da una offerta di 45 milioni più bonus. Vero, non sono i 60 milioni che per la Dea rappresentano il valore di Koop ma con un po’ di volontà ci si può incontrare, Ecco, torniamo al concetto di volontà che è in parte imparentato con quello dei princìpi di Mister Kin Hubbard. Infatti rieccoci a parlare di soldi. Di quanto è disposta a pagare, al massimo la Juventus, e di quanto l’Atalanta vuole come minimo per perdere i servizi del proprio tuttocampista e reinvestirli sul suo sostituto. Non a caso sono stati riattivati i contatti con il Celtic per verificare la possibilità di chiudere per il fantasista O’Riley. Il calciatore di passaporto danese è valutato oltre 25 milioni dagli scozzesi che hanno aperto la trattativa ma non sono disposti a seguire il ritmo imposto dalla Dea che dopo un paio di tentativi ha superato di poco la proposta di 20 milioni. Il ragazzo piace al club e a Gasperini. Non è poco. Questa potrebbe essere la fine. Per i princìpi, invece, meglio passare...

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