Daniliuc ok, Gosens ci pensa: corsa per completare il Toro di Vanoli

L'Union non vuole concedere sconti e intanto Vagnati vuole chiudere con la Salernitana per il centrale austriaco: entrambi servono per il Milan
Daniliuc ok, Gosens ci pensa: corsa per completare il Toro di Vanoli© Getty Images

TORINO - Vi ricordate di Vanoli, quando il Toro tardava l’ufficializzazione del nuovo tecnico per trattare con il Venezia sulla clausola rescissoria da un milione? Ecco, su Gosens sta succedendo qualcosa di simile. L’Union Berlino aspetta l’offerta da 10 milioni - ancora non pervenuta - per liberare il proprio terzino. Se però Vanoli non aveva concorrenti, avendo già dato la parola a Cairo e Vagnati, su Gosens la situazione è diversa. L’ex di Atalanta e Inter tornerebbe volentieri in Italia e il Toro è una soluzione che gradisce, però l’Union non è intenzionato a procedere con altri sconti, dopo aver pagato il giocatore 15 milioni (versati all’Inter). Il rischio è che la situazione di stallo, quel passo che ancora va compiuto dai direttore tecnico Vagnati per prendere il forte uomo di fascia, possa favorire l’inserimento di una concorrente: l’ultima a scaldarsi con decisione è il Besiktas. «Gosens è ancora lì che pensa: non è che ha dato disponibilità a venire al Toro, in realtà è lì che pensa, l’allenatore lo vuole lì, non sa se è la scelta giusta venire al Toro - racconta Cairo -: Quando si pensa troppo è difficile fare le cose, quando le cose vanno avanti per le lunghe diventa difficile e noi dobbiamo procedere».

Gosens, le parole di Cairo

Ma è Gosens che... pensa, o l’Union Berlino che non dà il via libera non avendo ricevuto l’offerta da 10 milioni? Pur avendo 30 anni Gosens è un calciatore nel pieno della forma, e 10 milioni per un elemento del suo valore non sono un azzardo. Gianluca Mancini, agente dell’esterno, sta accompagnando il Toro in una trattativa che è controproducente tirare per le lunghe. «Gosens a me piace, è evidente - prosegue Cairo -. Si sta parlando con lui da tre mesi e quando l’agente ci ha parlato di lui eravamo felicissimi. Quello che risulta è che lui è lusingato ma non è così deciso. Fra poco finisce il mercato e inizia il campionato e noi non è che possiamo aspettare troppo... Non è un problema di ingaggio, ma di convinzione. Se non c’è la convinzione l’operazione non è da fare: dopodomani ci sarà l’esordio in Coppa Italia, il sabato dopo il via al campionato con la trasferta di San Siro per affrontare il Milan». I contatti con l’entourage del giocatore e l’Union Berlino sono proseguiti anche fino alla tarda serata di ieri, e nelle ore in cui lo stesso Vagnati stava cercando di operare in entrata alla voce difensori.

Si sa come a Vanoli vadano presi l’esterno sinistro e due difensori: è stato individuato uno tra i due centrali che servono. Con la Salernitana di Petrachi, ex uomo mercato del Torino adesso chiamato a risollevare i campani, è entrato nel vivo un discorso per Daniliuc.

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Daniliuc, interesse Toro

Di proprietà della Salernitana che nella passata stagione, a gennaio, lo ha mandato in prestito al Red Bull Salisburgo. Nazionale austriaco, ha preso parte agli ultimi europei restando però in panchina nelle quattro partite affrontate dall’Austria. Questo dopo un’annata nella quale ha giocato 15 partite con la Salernitana, quindi 12 con il Red Bull Salisburgo. Un impiego corposo, per un difensore roccioso - 188 centimetri di altezza per 80 chilogrammi di peso - e che la Salernitana aveva prelevato nel 2022 dal Nizza. Dopo 41 gare in A il nuovo passaggio in Austria, da dove adesso vuole tornare e imporsi in Italia. A Salerno ha fatto vedere buone cose, evidenziando però anche di avere ampi margini di miglioramento. Ha una clausola rescissoria di 5 milioni, ma Vagnati lo vuole in prestito con diritto. La Salernitana più di tanto non scende ma ha bisogno di vendere, e Daniliuc per oliare il discorso sarebbe ben felice di passare nella squadra di Vanoli. Il quale aspetta sempre il centrale di piede sinistro: Hajdari non è tramontato, a differenza di Igor che invece è una pista difficile a scaldarsi per i costi alti che comporta l’operazione. Per l’altro braccetto, invece, un’alternativa a Daniliuc resta Zeno Van Den Bosch dell’Anversa.

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TORINO - Vi ricordate di Vanoli, quando il Toro tardava l’ufficializzazione del nuovo tecnico per trattare con il Venezia sulla clausola rescissoria da un milione? Ecco, su Gosens sta succedendo qualcosa di simile. L’Union Berlino aspetta l’offerta da 10 milioni - ancora non pervenuta - per liberare il proprio terzino. Se però Vanoli non aveva concorrenti, avendo già dato la parola a Cairo e Vagnati, su Gosens la situazione è diversa. L’ex di Atalanta e Inter tornerebbe volentieri in Italia e il Toro è una soluzione che gradisce, però l’Union non è intenzionato a procedere con altri sconti, dopo aver pagato il giocatore 15 milioni (versati all’Inter). Il rischio è che la situazione di stallo, quel passo che ancora va compiuto dai direttore tecnico Vagnati per prendere il forte uomo di fascia, possa favorire l’inserimento di una concorrente: l’ultima a scaldarsi con decisione è il Besiktas. «Gosens è ancora lì che pensa: non è che ha dato disponibilità a venire al Toro, in realtà è lì che pensa, l’allenatore lo vuole lì, non sa se è la scelta giusta venire al Toro - racconta Cairo -: Quando si pensa troppo è difficile fare le cose, quando le cose vanno avanti per le lunghe diventa difficile e noi dobbiamo procedere».

Gosens, le parole di Cairo

Ma è Gosens che... pensa, o l’Union Berlino che non dà il via libera non avendo ricevuto l’offerta da 10 milioni? Pur avendo 30 anni Gosens è un calciatore nel pieno della forma, e 10 milioni per un elemento del suo valore non sono un azzardo. Gianluca Mancini, agente dell’esterno, sta accompagnando il Toro in una trattativa che è controproducente tirare per le lunghe. «Gosens a me piace, è evidente - prosegue Cairo -. Si sta parlando con lui da tre mesi e quando l’agente ci ha parlato di lui eravamo felicissimi. Quello che risulta è che lui è lusingato ma non è così deciso. Fra poco finisce il mercato e inizia il campionato e noi non è che possiamo aspettare troppo... Non è un problema di ingaggio, ma di convinzione. Se non c’è la convinzione l’operazione non è da fare: dopodomani ci sarà l’esordio in Coppa Italia, il sabato dopo il via al campionato con la trasferta di San Siro per affrontare il Milan». I contatti con l’entourage del giocatore e l’Union Berlino sono proseguiti anche fino alla tarda serata di ieri, e nelle ore in cui lo stesso Vagnati stava cercando di operare in entrata alla voce difensori.

Si sa come a Vanoli vadano presi l’esterno sinistro e due difensori: è stato individuato uno tra i due centrali che servono. Con la Salernitana di Petrachi, ex uomo mercato del Torino adesso chiamato a risollevare i campani, è entrato nel vivo un discorso per Daniliuc.

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